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COLLAPSE WITHIN

Debutto per i deathster lombardi Collapse Within, che i lettori avranno già avuto modo di conoscere tramite la recensione di 'Worlwide Extinction' apparsa tempo fa sulle nostre pagine. In un'interessante chiacchierata, i nostri ci raccontano questo loro debutto e la scena estrema italiana. A maggio il vostro primo full: dopo oltre sette mesi, come lo giudicate? Ci sono delle cose che cambiereste? Noi riteniamo Worldwide Extinction un’ ottima prima tappa, una prova tangibile di quello che intendiamo noi per Death Metal . Ovviamente, dopo parecchi mesi dall’uscita, sentendolo e risentendolo in questo arco temporale non indifferente è più che normale accorgersi che alcune cose le avremmo potute fare in modo differente; cambiamenti però che ci divertiamo ad applicare nei live. Ho notato che avete suonato parecchio in giro. Cosa ci raccontate dell’ esperienza Tattoo 2008? Vi rivedremo presto su quel palco? Sì beh, suonare dal vivo penso sia importantissimo come è importate rispecchiare al massimo il disco in fase live…siamo anche stati molto fortunati ad aver preso parte ad una manifestazione fresca come il Tattoo death fest che già dalla sua prima edizione si è subito imposta come importante realtà e nuovo punto di riferimento per la musica estrema soprattutto italiana. Non so se, almeno a breve, ne riprenderemo parte, anche perché è giusto che questo festival continui a supportare il panorama estremo attraverso bill differenti anno in anno...è innegabile che ci piacerebbe in un futuro parteciparvi nuovamente. Il vostro sound è palesemente ispirato alla vecchia scuola, (Malevolent Creation, primi Sepultura), anche se é pieno di elementi grooveggianti. A cosa é dovuta questa particolare scelta stilistica? Quali sono i gruppi che vi hanno ispirato di più? Potrà sembrare strano ma il nostro stile non è così facilmente riconducibile a niente di realmente specifico, ci esce così. Ovviamente avendo quasi tutti un’età intorno alla trentina è ovvio che la matrice ispiratrice della band siano i gloriosi anni ’90 del genere, ma davvero non so dirti in maniera assolutamente certa quale sia l’esatta fonte. Poi questa cosa in realtà ci piace, così non siamo costretti a nominare band di riferimento facendo sì che l’ascoltatore sia già influenzato in partenza senza aver sentito ancora tutto il full. Posso dirti che siamo sicuramente più USA oriented che altro. Ci sono stati parecchi cambi di line-up. Quanto ha inciso sul vostro sound? Cosa ci possiamo aspettare dai Collapse Within per il futuro? Diciamo che i cambi di line-up ci han fatto sia cambiare che progredire. Abbiam incontrato nel nostro cammino persone capaci e competenti come emeriti imbecilli, comunque la cosa non ci ha mai fermato, ma anzi ci ha sempre dato linfa vitale per una continua evoluzione positiva. Inoltre, posso affermare che questa line-up attuale sarà la definitiva… la scelta di far entrare nel progetto Ursula come seconda chitarra si è verificata vincente. Tengo molto al fatto che non abbiam deciso di prendere una donna a suonare con noi perché di questi tempi fa moda, a noi ste cazzate non interessano, ma perché la ragazza spacca davvero il culo molto di più di tanti maschietti che si son presentati alle prove. Per quanto riguarda il futuro, sicuramente un disco nuovo uscirá nel 2009. Il monicker a cosa si riferisce? Quali sono le tematiche dei testi? L’estinzione planetaria. Noi ci occupiamo di quello che succede nel mondo e di quello che presto succederà. Leggendo i testi delle nostre canzoni, ti accorgerai che ogni parola, ogni frase è una metafora che riconduce al periodo nefasto in cui viviamo, dove regnano indifferenza, stupidità, ignoranza, guerra e molto di più ancora. Diciamo che i testi descrivono delle situazioni che porteranno l’ascoltatore a comprenderne e conoscerne delle altre, ovvero quello che rimarrà… il nulla, la morte. Come lo vedete il presente e il futuro della scena Death in Italia? Più tempo passa e più il mondo si sta accorgendo e sta dando credibilità alla musica estrema italiana. Era ora, ci sono tantissime valide realtà, non solo Death metal ma anche Black e Brutal. Grazie a band che per un ventennio hanno tenuto duro, come Horrid e Nefas, ed altre del calibro di Hour of Penance e Illogicist le quali hanno saputo affrontare a pieni voti l’ardua impresa di approdare in un mercato mondiale e di vincere. Inoltre, ci sono tante altre band validissime in ambito underground che hanno trovato il coraggio di tirare fuori le palle e sfornare degli ottimi lavori. Non ci sono cazzi, noi italiani ci sappiamo fare. A quando la prossima uscita? Prevedete un tour? Come già in qualche domanda fa ti ho accennato contiamo di far uscire un nuovo lavoro nel 2009. Abbinare al disco un buon tour, magari con qualche data all’estero, con un paio di band nostrane sarebbe fantastico. Ci lavoreremo su. Volete dire qualcosa ai nostri lettori? Inanzittutto un saluto a tutti da parte dei Collapse Within!!! Supportate la scena italiana che ha anche bisogno di voi e non state a casa a guardare la tv ma alzate il culo e andate ai concerti!!!

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