BULLET FOR MY VALENTINE
Nonostante la calura estiva, è un Matt Tuck rilassato e disponibile quello che si è presentato ai nostri microfoni. A dispetto dei rumors che lo dipingono come una rockstar capricciosa, il frontman dei Bullet For My Valentine si è dimostrato loquace e simpatico, e soprattutto soddisfatto dell'accoglienza mondiale del nuovo Fever, ulteriore tassello di crescita per la band gallese. Prima di partire desidero ringrazie Claudia e santa Lorena dello staff del New Age per avere reso l'intervista possibile. La parola a Matt! Ciao Matt, prima di tutto congratulazioni per Fever! A distanza di un mese, cosa ne pensi? MATT: Cosa ne penso? Che è grandioso, ahahah! E' senz'altro il nostro miglior disco, e sembra che sia esploso un po' in tutto il pianeta, quindi è positivo. Siamo entrati nella top five di un sacco di paesi, numero uno in Giappone... Credo che Fever sia la perfetta unione di Scream Aim Fire e The Poison, cosa dici tu? Cosa avevate in mente quando avete scritto il disco? MATT: Beh, volevamo semplicemente scrivere un disco che soddisfasse noi in primis, e abbiamo preso tutti gli aspetti che ci piacevano dei lavori precedenti., rendendo al tempo stesso migliori i brani. E' una formula semplice, ma ha funzionato! Ho visto che il disco è stato registrato in diversi studio, cinque o sei... come mai tutta questa varietà? MATT: Oh, non lo so! Ci annoiamo, ahahah! A stare sempre nello stesso posto a lungo ti annoi, è meglio spostarsi, tornare in Galles, eccetera. Le voci ad esempio le abbiamo registrate tutte in Galles, in due studi diversi. Cosa dici a quei fan che si lamentano dicendo che sul nuovo disco c'è poco screaming? MATT: Stop wingin' (detto da perfetto inglese). Andate ad ascoltare un'altra band! (risate) Veramente, facciamo quello che facciamo, e fare solo screaming sarebbe davvero noioso, quello che facciamo ora è più longevo, più maturo, se capisci quello che intendo. Se qualcuno vuole solo screaming, si ascolti i fottuti Hatebreed! E non è per mancare di rispetto agli Hatebreed, sono fantastici! Ma loro fanno quello, noi facciamo altro. Inoltre su Fever le vocals sono veramente over the top, complimenti. MATT: Grazie, era proprio quello che volevamo. Abbiamo lavorato molto, molto duro per renderle così. Ci siamo concentrati di più sulle voci, perchè la musica è la musica, e la sappiamo suonare bene, ma le voci erano veramente importanti stavolta. Si vociferava che sul disco non ci sarebbero state ballate, e invece ce ne sono due. Ovviamente tutti si lamentano di questo. Tu cosa dici? MATT: Fatevela passare. Smettete di lamentarvi. (risate) Quello che si dice prima di fare un album non è necessariamente quello che si farà poi! E poi... e poi, A Place Where You Belong io non la classifico nemmeno come ballad, è una canzone su suicidi di massa, non è una ballad! Alla gente basta sentire chitarre pulite e un tempo lento, ed è una ballad. E' stupido (risate) Subito dopo The Poison avevate pubblicato un dvd, credete che adesso sia di nuovo il momento giusto per fare uscire un altro dvd? MATT: Beh, forse faremo qualcosa alla fine dell'anno, dopo l'arena tour dell'Inghilterra... ne filmeremo un paio, vedremo come sono e poi decideremo, è tutto da vedere insomma. Alla fine di questo mese suonerete di nuovo qui in Italia al Gods of Metal, con Cannibal Corpse, Motorhead, e altri gruppi... come forse sai, il pubblico italiano è piuttosto intollerante, temete una pioggia di bottiglie? MATT: Ah, che le tirino pure, bring it on, anche io posso tirare bottiglie! E poi sono amplificato, sono molto più rumoroso di qualche persona che tira bottiglie, ahahaha. Sembra che in Galles ci sia una scena molto florida... voi, Lostprophets, Funeral For A Friend, e tanti altri... credi che sia un paese propizio per la musica rock? MATT: Sinceramente non credo abbia a che fare con il posto da dove veniamo, quanto più con il fatto che amiamo la musica, e ci piace suonare. E' un po' come succede ovunque, formi una band, lavori sodo e speri di essere notato un giorno... funziona così dappertutto! Di solito siete abituati a suonare nelle grandi arene, ma stasera vi esiberete in un locale molto piccolo... cosa ne pensi? Quali sono i pro e i contro? MATT: I pro di suonare in posti piccoli... (ci pensa un bel po') sono divertenti! Sono fighi, però non sono 'the real deal'. Il palco è veramente piccolo, ci andiamo addosso uno con l'altro, cazzo. Sarà divertente, però è veramente piccolo il palco di stasera. Un po' ci ricorda quando abbiamo cominciato, che è bello. Tutti nella band siete padri di famiglia, tu in particolare lo sei diventato di recente... MATT: Si, è vero, si chiama Evann, volete vederlo? Certo! (ci mostra il dekstop del suo iPhone, con un bellissimo bambino, Evann appunto) E' bellissimo, ti somiglia pure! MATT: Beh si... lo spero! (risate) Dicevamo, siete tutti padri, anche Moose, Jay... MATT: Si, Moose ha due figli, Jay ha una bambina, ma sua moglie è incinta, partorirà tra un mese! E' difficile per voi conciliare band e famiglia? MATT: Oh... per me è una cosa relativamente nuova, comunque lo facciamo, ed non è facile! Ho visto Evan solo nel weekend, a Donington, l'ho preso in braccia e poi ho dovuto subito restituirlo, perchè dovevo suonare. E' difficile. Voglio dire, non credo per lui cambi molto, ma per me è dura, vederlo cambiare, crescere e non esserci. Prima di questo tour europeo, siamo stati in America per cinque settimane, quindi non l'ho visto per quasi due mesi, e quando sono tornato e l'ho visto al Download, era grande il doppio, sveglio, sempre che rideva... e ho pensato 'cazzo'. E io non c'ero, mentre tutto questo è successo. Però lui sta bene, non credo gli interessi granchè, ahahah, ma lavorerò sempre più duro ora che c'è lui. Questa è la terza volta che venite in Italia, ti piace il nostro paese? Cosa ne pensi del pubblico? MATT: Mi piace; gli altri due show che abbiamo fatto negli scorsi, non erano i più grossi del mondo, ma sono stati ottimi! Stasera il palco è piccolissimo, ma sarà divertente. E' per i fan, i fan amano questi show, io stesso vorrei vedere i miei gruppi preferiti in queste situazioni! Quali sono i vostri progetti futuri? MATT: Non ci fermiamo mai amico! Adesso abbiamo questi festival estivi, poi siamo fermi per un mese in modo che Jay possa stare con sua moglie, poi Giappone, Australia, America, Europa e Inghilterra, ancora Australia, e poi forse ci riposeremo. E poi vedrò il mio bambino, forse, ahahaha. E poi, ricomincia tutto. Nuovo album, tour... e poi muoio (risate) Beh, tutti dobbiamo morire prima o poi! MATT: Già, è un bel problema! (risate)
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