Lunga intervista a Luca Fois per Nerodia & Blind Horizon: fate attenzione perché è particolarmente interessante!
Ciao Luca, innanzitutto presentati: come mai due bands e … cosa fai d’altro bello nella vita?
Dunque, cosa faccio nella vita, sono un lavoratore sottopagato con la passione per la musica,in particolare per suonare metal e comporre canzoni metal. Le 2 band sono 2 modi diversi di intendere lo stesso tipo di musica, più sperimentale nei Blind Horizon, più diretta nei Nerodia, diciamo che sono un’anima in pena che non trova pace e che ha molte idee. Infatti annuncio che in questi giorni uscirà un mio terzo progetto I Suffer Incorporated, ancora diverso. Per dirla come direbbe Alex (voce Blind Horizon) mi creo più spazio possibile per suonare assoli, hehehe…
'The Parallax Theory' è un concept?
Non è un concept album, è solo un nostro modo di vedere l’uomo, e di descrivere con la teoria della parallasse i diversi punti di vista, i diversi modi in cui ognuno vede la vita, il mondo, gli altri. Parallax parla proprio di questo e descrive il personaggio dello sfigato; il malato di sesso in "Sex On The Phone", il drogato in "Trip for You". Guardiamo la vita e le persone attraverso l’occhio pieno di ironia e sarcasmo di Alex.
Nella recensione ho sottolineato quanto lo stacco di I Am Your God sia una sorta di tributo, se così possiamo dire, agli Illogicist: un ringraziamento tra amici, una collaborazione velata, o cos’altro?
Non lo vedo come un tributo solo probabilmente come un tributo a un’influenza comune a tutti e 2 non certo velata, basta sentire noi … e sentire loro. Siamo proprio dei copioni ehhehe! Per il resto per me è un ONORE essere accostato a una delle più grandi band metal italiane di sempre .. tanto bravi musicalmente.
È stata dura per voi formare il primo nucleo dei BH e poi cominciare il rodaggio generale? Come guardi tutto il lavoro svolto nel passato? Pensi avrai un po’ di difficoltà a stare anche nei Nerodia?
La storia dei Blind Horizon è piuttosto travagliata con continui cambi e assestamenti, tra chi aveva poca voglia, chi non era assolutamente in grado di suonare i pezzi, chi si è spaventato appena ho portato un pezzo nuovo e chi dolorosamente è dovuto partire per motivi legati alla sua vita personale. Penso che la formazione di oggi sia la migliore possibile e mi fa guardare indietro con orgoglio per tutto il culo che ci siamo fatti, anche provando in 3 senza mai mollare il progetto senza mai smettere di credere in quello che stavamo facendo. Per quanto riguarda coniugare 2 gruppi (anche se poi sono 3) nessun problema, la mia passione è fare musica e penso di farla sempre anche quando mi costa settimane senza sonno divise tra lavoro e studio di registrazione, poi fin quando reggerà la pazienza della mia ragazza nel vedermi sempre in giro si potrà continuare senza problemi.
Nel cd ci sono dei brani che spiazzano, non tanto per quella forte anima schizofrenica che possiedono, quanto per IL MODO in cui sono stati costruiti. "A Trip For You", "Shadowman" (non tanto per la durata in tal caso) e altre, sembra siano state quasi composte in tutta tranquillità. Eppure il tasso tecnico è altissimo, e la resa finale è eccezionale. Com’è andata la fase di stesura delle canzoni? Qualche difficoltà, e aneddoto in particolare?
Io sono schizofrenico e iperattivo, il mio modo di comporre riflette quello che sono, forse un po’ contorto ma meglio far vedere chi sono veramente invece di copiare i soliti cliché per creare progetti che si adattino solo alle mode del momento ma che non riescono ad esprimere o a dire nulla di quello che è stato già detto. Io compongo in assoluta tranquillità e in pochissimo tempo per ogni canzone diciamo ch ho un’idea iniziale e parto, poi quando si arriva in sala pare di stare in un convegno di matematica dove si discute su frazioni, su come scomporre 13/8, o su come tagliare in 2 una terzina. L’intro di "Shadowman", è nata in una sera in cui stavo un po’ sballato, se così possiamo dire: ho deciso di registrarmi mentre suonavo l’acustica, e cantavo da solo seduto sul letto; oppure "Sex On The Phone", nata dall’idea di creare una canzone su un numero di telefono; o ancora una discussione tra me e Federico in cui cambiammo le regole della musica creando un tempo in dodicesimi. Fede mi disse ”…ma Luca non esiste…” e gli risposi “…allora l’ho inventato io”. Il tasso tecnico è colpa di Federico, per stargli dietro bisogna penare, ma forse sono riuscito ad inventare una cosa che non sa rifare in 30 secondi. É una sfida continua tra noi.
Pensi ci sia qualcosa in comune, seppure minuscola, coi Nerodia? Ad esempio, la natura frenetica di ogni brano, il fatto che pare quasi siano stati scritti da psicopatici :-D
Nei Nerodia compongo insieme a Giulio e siamo tutti e 2 psicopatici e frenetici, dove finisce uno inizia l’altro è un divertimento continuo e le canzoni nascono in 1 ora in sala, è davvero bello comporre in questo modo e mi diverto molto. I brani dei Nerodia hanno tante dinamiche tante pause e poi ripartenze; il loro essere frenetici nasce dalla nostra fusione dal nostro amore per qualcosa che non sia banale. La stupenda voce di Giulio aiuta tantissimo e l’elasticità di Francesco e la sua maestria dietro le pelli fanno poi da collante. Poi devo dire, anche per i Nerodia non amiamo i cliché e neanche essere etichettati, ci piace prendere dal black dal death e soprattutto da thrash quello che ci serve al momento. La matrice è molto semplice ma gli arrangiamenti come quando inseriamo vocoder e synth sono veramente arditi.
Cosa ti rimproveresti sin’ora del tuo operato nelle bands?
Non mi rimprovero assolutamente nulla, perché nel momento in cui ho registrato erano quelle le mie idee e i miei obiettivi. Sono ipercritico verso me stesso, ma penso che stare troppo a pensare a quello che avrei fatto di meglio in passato mi tolga del tempo dal fare canzoni migliori oggi che da sole rimedino a qualsiasi errore.
Com’è un concerto di una, e dell’altra band? In che modo cambia il tuo modo di interagire con i tuoi compagni, e col pubblico, quando suoni con i due gruppi?
Sono due momenti assolutamente diversi, uniti dal mio metterci tutto quello che posso fino a finire distrutto dal saltare,correre agitare la testa,interagire con chi sta davanti e coi miei amici sul palco. Il live per i Nerodia e un momento di assoluta teatralità, con croci e candele sul palco, un abbigliamento decisamente estremo, e il face-painting sempre presente, non ridicolmente black metal, ma alla ricerca di un pallore che ci renda impersonali. La nostra scenografia e il nostro porci di fronte al pubblico, unito alla perfezione strumentale nel rendere la nostra musica rendono, secondo me, ogni nostro concerto un evento da seguire almeno con curiosità. Il live dei Blind Horizon è invece l’opposto, alla teatralità si sostituisce la goliardia, il dubbio vestiario a tema, giusto per ironizzare, quindi ci potete vedere vestiti come un gruppo glam che ne scimmiottiamo le movenze o ci potete vedere eseguire una cover dagli WASP perché il giorno ci andava così e magari la volta dopo presentiamo una cover dei Moonspell come da contraltare. Le battute e le pose equivoche si sprecano e l’alcool sul palco scorre a fiumi. Comunque tu lo voglia vedere per me il palco è sempre sinonimo di divertimento, unito a una maniacale cura per la resa di quello che suoniamo. Non posso che dare appuntamento a tutti alle date con i Blind Horizon di supporto agli Impaled Nazarene il 4 e il 5 dicembre a Parma e Roma, e al ritorno live dei Nerodia il 15 gennaio al Closet di Roma ,con la presentazione di Ivan il nuovo bassista.
Scegli il tuo brano preferito dei Nerodia e dei Blind Horizon, e spiegaci perché e com’è nato: visto che i Blind Horizon sono una band non-convenzionale, ci sta tutta la domanda su come vi siete comportati a livelli di strumentazione: accortezze particolari?
Per i Nerodia ho davvero l’imbarazzo della scelta ma punto tra le tante su "The Superior Throne of Pervertion", è il secondo pezzo scritto da quando sono nella band, ed è stato il primo di cui ho portato l’idea iniziale e tanti riff, mi piace il suo andamento schizofrenico e il morbido arpeggio iniziale che avevo in testa da almeno 10 anni ma mai gli avevo trovato una giusta collocazione. Poi a livello strettamente personale sono molto fiero del mio solo sul pezzo. Per quanto riguarda i Blind Horizon vado subito sul sicuro con Parallax, c’è tutto quello che siamo, una partenza a razzo,stop e ripartenze a profusione, tanta poliritmia e un ritornello melodico che veramente adoro, ci sono poi i complessi unisoni col basso e un assolo decisamente melodico, rappresenta l’alternanza,la sperimentazione, la voglia di fare qualcosa di diverso, quindi rappresenta i Blind Horizon.
In futuro penserete di arricchire maggiormente il vostro sound?
Nei Nerodia accentueremo l’uso delle tastiere, ma senza affogare i pezzi, introdurremmo vari nuovi strumenti e nuove sonorità e decisamente aumenteremo di gran lunga la potenza e la velocità dei pezzi in una nuova complessità tematica, che mischierà musica ed essoterismo con atmosfere horror davvero inquietanti, che poi sono un nostro marchio di fabbrica. Per quanto riguarda i Blind Horizon ci saranno molte novità nel prossimo disco e una sorpresona finale dove ci misureremo con partiture jazz complesse; poi il prossimo disco (che ho già composto) sarà decisamente più veloce,più intricato,più melodico.
Nerodia ha qualcosa in comune con i Grimness: sempre romani, sempre veloci, loro black metal, voi non tanto ma … c’è qualcosa: è lecito il mio accostamento? Molte bands romane in questi ultimi due anni si son date veramente da fare: Airlines Of Terror, Ade, per non parlare di altre che ora sono in tour in America o Giappone, e stanno facendo valere moltissimo il nostro nome all’estero.
Hai fatto nomi importanti , a cui devo molto rispetto, anche se magari alcuni sono lontani da noi o li conosco molto poco. Beh penso che ormai ci sia uno schifo di situazione per il metal romano, senza locali, in mano ad organizzatori insensibili alla musica ma solo al denaro e osteggiato dalle inutili cover- band e dal fatto che la gente preferisce star fuori dai locali a bere birra portata da casa più che a vedere i concerti. Quando torneranno i veri appassionati di metal, quelli che amano e seguono l’underground? Quelli che vanno a vedere un concerto non perché suona un amico ma perché amano incondizionatamente questo genere; allora si, ci saranno tante band di questa città che emergeranno perché tanta gente ama suonare e fare canzoni proprie. Ma sono solo chiacchiere di un illuso e nostalgico, non verranno mai recepite.
Quante cose sono cambiate in particolare nella band, dal giorno in cui eravate una cover band, oppure quando vi siete esibiti all’Underworld Fest nel 2008?
Io sono entrato nel 2008 e non ho mai suonato nella vecchia cover-band. Penso che i Nerodia come li puoi ascoltare oggi, con il loro mix di thrash, death e atmosfere “esoteriche”, nascano proprio in quei giorni di inizio 2008, il resto musicalmente importa poco. Dell’Underworld ricordo piacevolmente il divertimento, il caldo, e il fatto di essere stato un losco figuro che prima andava in giro in ciabatte con una birra in mano e che poi si è messo kg di vestiti per andare a sudare sul palco. Ogni concerto è veramente un evento da ricordare con piacere. Ma voglio pensare all’oggi, all’identità travata di questa band ancora giovane, ai piacevoli risultati ottenuti con i nostri concerti, a quell’originalità che siamo riusciti a trovare (non facilmente) e a questo nuovo disco composto da 9 canzoni che veramente ci rappresentano e che segnano la nascita di qualcosa di veramente nuovo nello stantio e modaiolo panorama metal più intenzionato a mettere la parola “CORE” dappertutto, perché magari vende, che a fare musica. Più portato a copiare che a comporre, più vicino alle “regole di mercato” che al palco.
Prossimi obiettivi della band?
Promuovere il disco per entrambe le band, fare più concerti possibile. E scrivere tanto nuovo materiale. Ma fondamentalmente siamo un grande gruppo di amici, quindi direi pure divertirsi,bere birra e sempre e comunque SUONARE!
Giorni fa mi parlavi del concetto di “suonare anche solo per una birra” … Sede opportuna per fare un appello, vai pure, così chiudiamo in bellezza.
Prima di salutarti volevo ricordare alcune cose ai chi ha seguito questa chiacchierata fiume sulla mia musica e sull’underground metal che non mi stancherò mai di portare avanti. Come primo punto vi ricordo che il disco dei Nerodia è in vendita ondine dal 1 novembre al costo di 8 euro per tutto il disco, sulle migliori piattaforme digitali dedicate alla vendita di musica, il disco al momento esce nel solo formato digitale, e ricordo il nostro myspace. Il CD dei Blind Horizon è in vendita ondine direttamente sul sito dell'etichetta al costo di circa 10 euro (più spedizione) e ricordo il nostro sito ufficiale. Come mi richiedi poi voglio continuare quel discorso fatto da noi su una cosa che mi sta a cuore: l’underground. E' un’esortazione a tutti voi che leggete a seguire i concerti, a seguire chi cerca di portare avanti con coraggio e tante spese, la propria musica, chi non si presta a far solo cover o brani fotocopia. Vi potranno piacere, o non piacere ma ascoltate la musica underground, è il vero cuore pulsante del metal: la vera linfa vitale. Solo se la gente andrà ai concerti si potrà veramente smantellare il sistema mafioso che li gestisce. Guardate Roma …in mano a pseudo organizzatori che pensano solo ai soldi, che fanno suonare mille gruppi in condizioni pessime solo per una birra da discount e per un piatto di pasta scadente. Aiutateci a combattere per il diritto di poter essere trattati con decenza da organizzatori e gestori di locali. Perché chi suona deve ricevere un minimo di accoglienza un minimo di cachet e pensate che oggi quando pagate 7 € per andare a veder suonare un gruppo, state solo dando soldi a loschi figuri che non amano la musica, ma ci guadagnano sopra. Selezionano i gruppi con casualità, e vanno verso un appiattimento. E quando acquistate un disco, sappiate che molte volte le pseudo-etichette si fanno pagare dai gruppi ogni cosa, non investono manco un euro nella musica e guadagnano alle spalle dei gruppi su cui gravano tutte le spese e i rischi, solo per convincerli di essere una grande etichetta e non solo un gruppo di sfruttatori organizzati. Una vera Truffa. Davide grazie mille e un saluto a tutti voi che leggerete e che seguite Hardsounds.
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