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BEHEADED

Quali sono le principali motivazioni che spingono una band come la vostra dopo oltre 22 anni ad essere ancora sulla breccia? Di motivazioni c’e ne possono essere diverse su diversi livelli sia personali che come musicisti ma ultimamente direi che la cosa che ti spinge a continuare è la passione e la voglia di esprimersi tramite la creatività. Cosa si prova ad aver vinto due music awards come miglior metal band maltese? Abbiamo vinto l’award come migliore band metal maltese nei Malta Music Awards per due anni consecutivi. Penso che sia un riconoscimento importante per la lunga carriera dei Beheaded e il fatto che in un evento che è piu’ che altro concentrato su musica commerciale, ad uno stile estremo come il death metal venga data importanza è una cosa che ci da molta sodisfazione. Come è andata la tournee con i Pyrexia e quali sono state le reazioni del pubblico al nuovo disco, raccontaci qualche aneddoto di questo tour e qualcosa sulle 2 date italiane? Il tour con i Pyrexia è stato molto positivo abbiamo fatto 16 date in totale con degli show che presentavano i locali interamente pieni. Di solito in questo tipo di tour, dove si suona infrasettimanalmente, ci possono essere seratei dove le aspettative non sono altissime anche se è da dire che in questo tour tutti gli show hanno avuto una partecipazione altissimo. A parte il fatto che i Pyrexia sono un gruppo veramente potente, loro come noi andiamo avanti da piu’ di 20 anni quindi ci sono molte cose che ci accomunano. Colgo l’occasione per fare un saluto anche agli Unfathomable Ruination che hanno preso parte alla seconda parte del tour. Le due date italiane di Milano e Bologna direi che sono state molto positive. In Italia vedo uno spirito di supporto onesto e apprezzamento per i gruppi underground da molta gente. Come pubblico le date Italiane non sono state piene quanto paesi come per esempio l’Olanda o la Germania però la gente che viene ai concerti viene per vedere e sentire la band. Quali le reazioni del pubblico e della critica al nuovo disco? Poichè c’è stato un break di ben 7 anni da Ominous Bloodline, l’aspetattiva per il nuovo disco ‘Never To Dawn’ era abbastanza alta, e c’era molta curiosita su quale direzione la band avrebbe intrapreso come stile specie con un nuovo cantante. Sapevamo di avere in mano in disco forte con dei brani con molto potenziale ma a dirti la veritaà non pensavamo che l’album sarebbe stato accolto cosi bene.Facendo un paragone con Ominous Bloodline, Never To Dawn va piu’ verso un death metal classico che quello brutal e tecnico del passato, in molti sembrano avere capito ad apprezzato le nostre intenzioni ed hanno apprezzato l’album per quello che offre. Alcuni hanno anche detto che Never To Dawn e’ uno dei migliori album death metal del 2012 quindi direi che siamo molto contenti della reazione del pubblico in generale. A cosa si deve l'assenza della band dalla scena per circa 7 anni? Il problema era trovare membri che fossero all’altezza, dediti alla band e che volessero suonare death metal. In un paese piccolo come Malta non e’ una cosa facile. Conoscendo i vostri precedenti lavori abbiamo notato una migliore produzione del suono ed una più chiara intellegibilità degli strumenti, segno che avete raggiunto una maggiore coesione come band e vi siete presi tutto il tempo necessario ai Temple Studios Maltesi per portare a termine quest'ultimo disco, aggiungendo la ciliegina sulla torta con la registrazione della tua voce nei 16 Cellar studios di Roma. Si infatti ho registrato la voce nei 16th Cellar studios di Roma con Stefano Morabito che ha anche fatto il mix e il master dell'album. Penso che il suo input sia stato molto importante per dare corpo al suono ed un trademark all’album. Concordo con te che c’e piu coesione come band tra i membri ma anche piu’ consapevolezza del suono che volevamo e dove volevamo arrivare con la musica che abbiamo scritto. Nel tuo cantato traspare ancora quell'aurea 'core' che ha contraddistinto il tuo passato con gli SLIT, concordi? Non sono d’accordo. Secondo me alcuni misinterpretano uno stile di growling che sia aggressivo come ‘core’ ma il fatto che sia piu’ aggressivo che basso come tonalita non la fa ‘core’, strettamente parlando la tecnica e l’attacco vocale sono completamente diverse. Comunque questo è il mio punto di vista. Qualcun altro può intendere uno stile di voce come ‘core’ ma alla fine la cosa importante e’ che il tandem musica/voce che deve funzionare. Vuoi aggiungere qualcosa? Grazie tante per l'intervista ed il supporto. Un saluto a tutti i metallari estremi dal campo Beheaded. P.S.: La redazione di Hardsounds fa i complimenti a Frank Calleja (di nazionalità maltese) in quanto l'intervista è stata scritta interamente in italiano.

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