WANDA WULZ: Polaris
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11/08/2016Un disco sentito e raffinato questo terzo lavoro dei Wanda Wulz, in cui venature darkwave ed un incedere quasi artimico si contrappongono al discanto di Ludovico Padovan che completa l'opera con trasporto e complicità. La presenza come ospite di Gianni Predetti dei Colloquio, il quale scrive e canta il brano "Non Ritorna Più", la dice lunga, in sintesi, sulla direzione musicale intrapresa da Padovan. A differenza dell'act bolognese, però, i Wanda Wulz preferiscono una dinamicità più accentuata, pur condividendo le stesse atmosfere. 'Polaris' si rivela così un album molto personale ed intimo, con testi e musica ricercati, arrangiati con cura, ma ispirati e mai contratte. Iperboli non se ne vedono, anche se i testi si lasciano intepretare nella loro immediata ermeticità. Un paradosso che non riscontriamo nell'esecuzione, seppur il disco sia stato composto su piu livelli analitici, e con una buona dose di personalità: il sax di Marcello Turcato s'innesta con consapevolezza tra i pilastri elettronici che fanno da fondamenta ai brani. Su quest'ultimi si erge la costruzione malinconica del gruppo, poetica e dolorosa, in cui il senso d'inquietudine che ci attanaglia si manifesta sia come turbamento, sia come propellente che ci permette di andare avanti. Magari una maggiore ricerca melodica avrebbe giovato a 'Polaris', dato che non tutte le canzoni raggiungono lo stesso livello emozionale, considerato però che questa dei Wanda Wulz rappresenta una sorta di virata stilistica rispetto ai precedenti album, confidiamo in un materiale futuro ancora più fervido ed appagante. In chiusura, come sempre nota di merito va alla Eibon Records che non smette mai di credere in progetti come questi.
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