VIN DE MIA TRIX: Once Hidden From Sight
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26/05/2014Se ci sottoponessero ad un quiz per indovinare quale band stiamo ascoltando, la risposta sarebbe: My Dying Bride del periodo che va da 'Simphonaire Infernus Et Sphera Empiryum' a 'The Angel And The Dark River'; questa impressione è confermata dalle prime due tracce del cd: "A Study in Scarlet" e "Nowhere is Here" che possiedono una drammatica intensità e dei passaggi capaci di far grondare dolore da ogni goccia di sangue che fuoriesce dal cuore di chi ascolta. Grandiosa la produzione che permette agli speakers di tirar fuori i bassi più profondi; nel prosieguo però la band non riesce sempre a mantenere la stessa intensità e la qualità dell'inizio, causa l'eccessiva lunghezza delle tracce (8 minuti di media) che diluisce troppo le intuizioni che la band possiede; si passa da tenebrosi brani doom/death d'impatto (a la Paradise Lost degli esordi con "Metamorphosis"), a suite di piano che lasciano sbigottiti - "Là Où Le Rêve et le Jour S’effleurèrent" (da l'impressione dell'opera di un principiante in fase di solfeggio), fino ad una suite dark ambient: "La persistència de la Memòria!". L'opera si muove principalmente su mid tempo con chitarre crushing mostruose e passaggi acustici - "Silent World" - di una malinconia profonda, quasi tangibile negli accenni funeral doom di "मातृ (mātṛ)" sui quali il singer intarsia il suo growl mefistofelico alternato a clean vocals. Primo fatica sulla lunga distanza per la band ucraina, la cui uscita è il frutto della collaborazione tra la Hypnotic Dirge Records e la Solitude Prod.
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