VEHEMENT: ALL THAT'S BEHIND

Non so se sia solo una mia impressione o meno, ma ultimamente l'underground italiano pare stia diventando terreno sempre più fertile per la nascita e l'affermazione di gruppi thrash e death metal, che hanno poco o nulla da invidiare a colleghi di altri paesi. I Vehement sono solo uno dei più recenti rappresentanti di questo confortante trend. Ispirati da alcuni tra i più celebri act statunitensi in ambito thrash e derivati (Slayer, Testament, Lamb Of God & more...) i quattro musicisti offrono al grande pubblico il presente 'All That's Behind', roboante debutto in uscita per la My Kingdom Music, etichetta campana che sta irrobustendo il proprio roster con un'altra release da non trascurare. Dall'opener "Al Suelo Todo El Mundo" (un'intro sovversiva quanto basta) i Vehement avanzano inarrestabili sferrando un colpo dietro l'altro senza pietà e massacrando chiunque si trovi sul loro cammino: un occhio di riguardo è riservato alla classe politica che in "Slaughter House Of Parliament" si vorrebbe far saltare insieme a tutto il Parlamento (era 'V per Vendetta' il film o 'V per Vehement'?). Monolitico ed inattaccabile, 'All That's Behind' mette in mostra una serie di sfuriate thrash metal davvero sconvolgenti, come le ottime "High Blood Pressure" e "The Slow Drowning Of Morality", apici creativi di un disco che non ha il timore di mettersi a fare a spallate con la concorrenza. Il quartetto nostrano non si limita però unicamente a sfoderare la propria animosità thrash, ma si concede anche, di tanto in tanto, qualche apprezzato break melodico ("Memento Mori"), che dà un più ampio respiro alla proposta della band.