TREMORS: FROZEN SHORES
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11/04/2011Nuovo album per questo misconosciuto act tedesco che sembra cambiare il proprio stile ad ogni uscita. Per chi non avesse voglia di sprecare il proprio tempo a leggere di una band oltremodo tediosa, sappia che questi Tremors sono i Debauchery con le tastiere. Punto. Per tutti gli altri, di seguito l'analisi. Lenti e ripetitivi come pochi, i teutonici suonano una specie di death/groovy misto al rock, ma senza un briciolo di contenuto interessante. Riff che più squadrati non si può, privi della bollente piacioneria del rock, ritmica noiosissima, da primi studi di percussioni, arricchita da tastiere dal sapore ora neoclassico ("Graveyard For My Fiends"), ora atmosferico ("Re-Ani-Mate"). Poi un quasi plagio ai System Of a Down nel riff di chitarra clean ("FrozenShores"), e una vergognosa cover di "Perfect Strangers", peggiore della versione bleah dei Dream Theater. Produzione a parte, questo disco non ha nulla di interessante da proporre ed è veramente, ma proprio veramente, noioso e ripetitivo.
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