MERCYFUL FATE: 9
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15/06/2007Quinto album dalla riunione dei Mercyful Fate nel '93 ed ancora quinto album sotto l'ala protettrice della Metal Blade. '9', ancora con la line-up che registrò il precedente 'Dead Again' (1998), si dimostra essere sin dalle prime note dell'opener "Last Rites" un album dinamico e dalle soluzioni sonore al passo coi tempi, sebbene anche in questo caso l'aura occulta/satanista dei primi due album (storici) sia andata perduta, cercando di dare al tutto un aspetto vagamente horrorifico, specialmente nei testi: si va dalle bestemmie di un ateo sul letto di morte ("Last Rites") a varie divagazioni prettamente sataniste ("Sold My Soul" e "Kiss The Demon") passando attraverso pazzi omicidi ("House On The Hill" e "Insane") giungendo ad essere sepolti vivi ("The Grave") o a vedere Gesù e Satana andare a spasso a braccetto ("Burn In Hell"). I vecchi tempi sono morti da molto, e con loro i Mercyful Fate realmente sulfurei che furono, abbandonando la scorza maledetta e nera che li aveva contraddistinti per lasciarsi andare a "produrre" del sano heavy metal roccioso e potente, ma quasi per forza o per obblighi di contratto. E questo, guardato con occhi critici, è ottimo: chitarre taglienti e melodiche, batteria precisa e potente e la solita impareggiabile voce di King Diamond che fa il suo lavoro come al solito senza steccare una minima nota, sia in falsetto che in "quasi" growl. Da ciò si evince che '9' paragonato alle altre uscite del genere attuali si piazza in altissime posizioni, perché è giusto tributare l'enorme qualità stilistica e compositiva che ne fuoriesce, tant'è che quest'album, come in genere ogni altro del Fato Misericordioso può essere apprezzato sia da chi mastica comunemente tali sonorità sia da chi abitualmente va a parare su altri lidi (come il sottoscritto); tuttavia per chi conosce a memoria tutta la discografia, sin dagli esordi, '9' rappresenterà più un obbligo di contratto che un album altamente ispirato alla Mercyful Fate. Ma a noi non interessa !!
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