LOTUS THRONES : The Heretic Souvenir

Pensate idealmente se Swans, Godflesh e John Zorn si incontrassero, quale creatura sonora ne potrebbe nascere? La risposta è 'The Heretic Souvenir', one man band dedita ad un sound estremo, dalle tinte industrial metal, immerse a loro volta nella più pura sperimentazione ed il Jazz. Sviluppi dilatati ed odore di apocalisse per strutture sludge/doom ed un retrogusto dall’acre sapore punk per sfumature. Il generico concetto di post metal potrebbe calzare a pennello per una band che risulta dissonante, capace di creare ambientazioni sulfuree, per poi farci cadere in un baratro di caos e di sibilante odio. Sette brani di pura cacofonia, in cui sentimenti contrastanti vengono suscitati da chi vi sta scrivendo: angoscia, rabbia e poi d’improvviso una consapevolezza rock che sublima in un vero e proprio rumorismo di sensazioni. Disco che colpisce, la cui destruttura diventa magma incandescente che muta forma e che riuscirà ad emozionare ascoltatori di filoni diversi, senza cadere nel déjà-vu e focalizzandosi idealmente solo sulle cadenze del doom. Ci sarebbe piaciuto qualche sprazzo in più di sassofono, elemento che auspichiamo ricompaia nel futuro discografico del project. Per il resto, non possiamo che consigliavi questo album così personale, introspettivo ed innovativo.