K2: BLACK GARDEN
data
06/09/2010I K2 sono una band prog americana che aveva esordito cinque anni fa sulla scena mondiale con l'album 'Book Of The Dead' e che si può vantare di annoverare tra le sue file Ryo Okumoto, il famoso tastierista dell'altrettanto famoso gruppo prog Spock's Beard. Eccoli tornare oggi, freschi della firma con la Magna Carta, con il nuovo disco 'Black Garden'. L'album, che uscirà nei negozi il prossimo 21 settembre, è un concept che narra la storia di alcuni antichi polinesiani (siamo oltre 2000 prima di Colombo) che intrapresero un lungo viaggio per mare che li porterà in giro per le isole dell'oceano Pacifico. Il disco è un puro esempio di prog rock dove la storia viene dipanata con melodie di ampio respiro e intrecci musicali ricercati, ma mai "spocchiosi" od artefatti. Molto interessante la prova di Josh Gleason alla voce che mi ha ricordato tantissimo i Genesis degli anni '70 e difatti abbiamo molti riferimenti a quel genere di prog e quello stile misto di sperimentazione e sinfonia cha tanto l'ha caratterizzato. Ma non ci sono solo gli anni '70 in questo disco, il lavoro della band unisce quell'epoca con ritmi più moderni sia grazie all'ottimo lavoro di Okumoto sia alle elevate capacità tecniche di tutti i componenti. Più ci si addentra nelle tracce più il disco prende spessore e ci si convince man mano che si è di fronte ad un ottimo prodotto e a qualcosa che riascolteremo volentieri con il passare del tempo. Tra i sette brani che lo compongono mi sento di segnalare "Widows Watch" e "Summer's Fall", due pezzi che sanno danno un grande senso di pace e beatitudine all'ascoltatore, oltre a regalargli emozioni come poche altre canzoni sanno fare. Questo 'Black Garden' dei K2 credo che possa benissimo essere considerato uno delle uscite più interessanti dall'inizio dell'anno e sono convinto lo rimarrà anche in futuro. Per questo non mi resta che consigliare a tutti gli amanti del prog rock di procurarsi al più presto questo disco per poterselo godere nel proprio stereo di casa.
Commenti