HAIL SPIRIT NOIR: PNEUMA

Molto personali questi Hail Spirit Noir, realtà greca alle prese con la destrutturazione di sonorità classiche introiettate in una concezione dell'estremo assai singolare. Ci si ritrova a rincorrere il prog e la psichedelia settantiane a loro volta braccate dall'avantgarde black metal teatrale che tanto deve agli Arcturus. I suoni sono analogici, e l'atmosfera che evoca 'Pneuma' è di quelle d'altri tempi pur non suonando del tutto vintage. Il risultato finale è bizzarro ed affascinante, seppur qualche volta si ha la sensazione di una certa autoreferenzialità dovuta ad una troppo pronunciata spinta verso il colpo d'effetto - non esecutivo, ma strutturale. Appunto che assume contorni di poco conto se calato in un contesto artisticamente rilevante come quello degli Hail Spirit Noir, band al debutto e già - forse troppo - sicura delle proprie potenzialità. In 'Pneuma' si respira anche arte, un afflato espressivo che vuole abbracciare più opere che vanno dal romanticismo alla letteratura orrorifica, al cinema sperimentale, al classicismo strumentale, alla pittura animista. Un disco fuori dalla concezione abituale del termine che alimenta un'interazione costante tra i sensi, e che getta le basi per un'esperienza emotivo-sensoriale come mai prima d'ora.