EL MISTI: El Misti
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14/05/2020Mi piacerebbe sapere cosa spinge una band, per giunta inglese (di solito gli inglesi sono più sobri e meno cerimoniosi degli americani, n.d.r.), a pubblicare, dopo un primo incontro dieci anni fa a Rio De Janeiro tra il cantante Paddy Bleakley e il chitarrista Kieran Gielchrist, un disco di stantio di folk westcoast, ma pure southern (fa lo stesso) rock americano che neanche i peggiori Eagles osarono fare? Forse il duo non si rende conto che il tempo non trascorre invano e questo genere oggi risulta piuttosto datato. I riferimenti musicali includono prevalentemente un certo cantautorato prevalentemente country folk e una voce che può ricordare quella di Cat Stevens. Ho trovato degne di nota soltanto “Take Me To The Woods”, un brano godibile che riporta alla mente, tranne la voce, il Rod Stewart degli anni settanta, quello migliore, e“The Rose That Poisoned The Ground” un pezzo almeno più tosto e cadenzato. Tutto il resto è noia. Certamente si possono riciclare gli anni ’60, i ’70, gli ‘80’ i ’90, ma dipende da come lo fai e da quali generi. Per fare un esempio, persino il beat e la psichedelia,che hanno più di ’50 anni, hanno un che di moderno oggi (pensiamo ad esempio a un nome su tutto: i grandi Tame Impala). Questo genere, invece, mi pare proprio inattuale oggi.
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