DRIVE SHE SAID: DREAMS WILL COME

Certe logiche del mercato, sinceramente, mi sono sempre sfuggite, e questo nonostante in un passato più o meno lontano pensavo che forse l'esperienza mi avrebbe portato a comprenderne almeno una minima parte. Prendiamo ad esempio questo 'Dreams Will Come': la teutonica AOR Heaven, infatti, decide di mettere sotto contratto un nome storico come quello dei Drive She Said per partorire il (detto con tutta sincerità) classico ed inutile "Best Of" tanto odiato dai fans in genere, i quali si aspettano sempre full-lenght nuovi di zecca dai propri idoli di sempre. Se a ciò aggiungiamo il fatto che su un totale di cinque album una raccolta di successi ("Road To Paradise ", datata 1997) era già stata rilasciata, beh lasciatemi dire che ritrovarsi fra le mani l'ennesima compilation in qualità di sesta uscita ufficiale risulta una mossa un tantino difficile da digerire. L'unico punto di interesse di questo nuovo capitolo discografico riguarda la presenza nella tracklist di due brani nuovi di zecca, due episodi (la aorish-oriented "Dreams Will Come" e la discutibilmente moderna "Try To Let Go (FukUUp)") caratterizzati da una produzione tutt'altro che esaltante posta alla base di una registrazione non propriamente incisiva, altro elemento che, come avrete capito, invita a tutt'altro che all'acquisto del cd ivi recensito. Passate tranquillamente oltre, e salvate i soldi per le molte altre interessanti releases dell'anno in corso.