CONSORTIUM PROJECT: CHILDREN OF TOMORROW
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19/09/2007Questo progetto di Ian Parry, diciamocelo subito fuori dai denti, è alquanto inutile. Passato sempre giustamente in sordina, certo non cambia molto con questo nuovo capitolo. "Children Of Tomorrow" dovrebbe essere un concept che parla dell'inquinamento atmosferico che ormai avrebbe devastato il futuro prossimo. Se a livello lirico lo sforzo è lodevole, non si può dire lo stesso di quello compositivo. Il quarto disco del "consorzio" olandese vuole essere tutto, ma non è nulla. Nel senso che i brani sono insipidi sul fattore della qualità. Si, li apprezzi per un attimo, quello dopo già credi di avere perso tempo ascoltandoli. L'ambientazione è futuristica, i suoni vorrebbero esserlo, ma la produzione non vitalizza affatto questo che dovrebbe essere il punto cruciale del disco. Non è facile neanche trovare un riferimento perchè proprio mentre ti sembra ti ascoltare un'altra band, questa sensazione svanisce perchè quasi nell'immediato il brano scade e fai fatica a seguirlo. Certo che Parry è sempre in gran forma, e se si tiene conto che le tre coriste aggiunte svolgono un lavoro efficace quando chiamate in causa, si può tranquillamente affermare che la sezione vocale è la più riuscita ed apprezzabile del disco. Per il resto, il disco si perde tra le pieghe di un heavy-power-prog che non desta, che non dice nulla di nuovo, ma che non dice neanche quello che già conosciamo in una forma passabile che sia almeno di buon livello qualitativo. Che raggiunge appena la sufficienza sul piano esecutivo, e che sa tanto di quella fastidiosa sensazione del vorrei ma non ci riesco. Bene l'impengo, ma dopo la morte artistica degli Elegy Parry è incamminato bene a far schiattare anche i Consortium Project.
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