CELESTIAL SEASON: The Secret Teachings
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06/11/2020I Celestial Season avevano realizzato un paio di album alquanto seminali in ambito doom metal negli anni '90, ovvero 'Forever Scarlet Passion, pubblicato nel 1991, e 'Solar Lovers' del 1993. La band proseguì poi per tutto il decennio, fino all'uscita dell'ultimo full-length 'Lunchbox Dialogues' nel 2000 e di un successivo ep l'anno dopo, 'Songs From The Second Floor'. Adesso il combo olandese ritorna con un nuovo album, 'The Secret Teachings', con una line-up praticamente inedita, ma che va a raggruppare elementi di quei primi due album. Ritroviamo, infatti, il cantante Stefan Ruiters ed il batterista Jason Köhnen, presenti in entrambi gli album, insieme a musicisti presenti su 'Solar Lovers' quali Pim van Zanen (chitarra), Jiska Ter Bals (violino) e Olli Smit (all'epoca bassista, poi passato alla chitarra), mentre come bassista viene scelto Lucas van Slegtenhorst, che aveva suonato in 'Forever Scarlet Passion'. L'unico membro nuovo è di fatto la violoncellista Elianne Anemaat. Fatte queste premesse, non ci aspettavamo di certo un album innovativo o che segnasse qualcosa di diverso nella musica dei Celestial Season. Come era logico aspettarsi, la band cerca di riproporre in maniera pedissequa quel sound e quello stile che aveva suscitato consensi e critiche positive. Possiamo dire che in questo la band sia riuscita molto bene: 'The Secret Teachings' non è magari un disco seminale alla stregua di quelli menzionati e, anzi, al contrario, ci riporta probabilmente persino un po' indietro su sonorità più decisamente tipiche degli anni '90. Bisogna però riconoscere come la band riesca ancora molto bene a ricreare quell'atmosfera magica che ha caratterizzato la propria musica: specialmente in brani di lunga durata, quali possono essere "The Secret Teachings Of All Ages", "Long Forlon Tears" o "Salt Of The Earth", riescono ad ottenere un sound in grado di avvolgere ed incantare l'ascoltatore. Abbandonandosi alle note di "The Secret Teachings", ci si trova ammantati da un vortice di emozioni, costruito attorno al muro sonoro delle chitarre e agli squisiti fraseggi degli archi. La voce cavernosa di Stefan Ruiters sembra quasi seguire l'incedere progressivo del brano, spesso lento come lo scorrere di un tempo che va avanti in maniera impercettibile, per quanto inesorabile. La tracklist viene tuttavia scandita anche da alcune brevi tracce, lunghe poco più di un minuto, quali "Dolores", "White Lotus Day" e "Beneath The Temple Mount", che fungono da raccordo verso cambi di atmosfera che la band crea nel corso del disco: nel finale, anzi, la sensazione è che queste progressivamente, da cupe diventino sempre più ariose. "Lunar Child" è un pezzo più melodico che lascia spazio appunto a una "Beneath The Temple Mount" costruita attorno ad arpeggi di chitarra e con un cinguettio di uccellini in sottofondo. In "A Veil Of Silence" ritornano atmosfere più cupe che lasciano poi spazio a un lungo assolo di chitarra; nella conclusiva "Red Water", ritroviamo chitarre meno aggressive e voci femminili, mentre il growl è ormai presente solo alle seconde voci. Insomma, 'The Secret Teachings' è un lavoro molto particolare, in qualche modo anche vario, che riesce dritto nel suo intento, ritornando alle origini dei Celestial Season: se dunque siete rimasti affezionati a queste sonorità, è un'ottima occasione per riascoltare all'opera questa band.
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