BOLT GUN: The Tower

A  quasi dieci anni di distanza dalla loro comparsa sull'emisfero australe (sono australiani) questi terroristi sonici ci inondano con un melting pot di terrore puro, che va dall'ambient a là Lustmord, all'avangarde dei Tuxedomoon, dal black metal più estremo (Crowhurst) con vocals disperate da squartato vivo, all'harsh noise e post metal. I brani raramente scendono sotto i dieci minuti di durata e nonostante la proposta, non sono mai fini a se stessi; rappresentativo in tal senso e zenith del disco è 'The Sacred Deer". Specializzata in sonorità radicali l'Avantgarde Music non si è fatta sfuggire l'occasione di accaparrarseli e pubblicare quello che è a tutti gli effetti il terzo lavoro sulla lunga distanza. Un lavoro nichilista che nel bene e nel male non vi lascerà indifferenti facendovi provare emozioni esasperate e di pura paranoia, ricreando nella mente panorami di desolazione senza fine, dove finanche l'intervento di creature aliene non potrà trovare soluzione alla situazione ormai irreversibile.