RICHARD BARBIERI: nuovo disco solista
Richard Barbieri non aveva pianificato di realizzare un album come Under A Spell, in origine pensava al suo quarto album solista come diretto seguito del suo predecessore, Planets + Persona del 2017.
Quel disco, realizzato in diversi studi in tutta Europa e con l'inclusione di performance dal vivo con una serie di ospiti, è stato avventuroso e audace, mostrando l'infinita inventiva di Barbieri nella scrittura delle canzoni e la sua padronanza dell'elettronica. Il seguito avrebbe dovuto riprendere da dove si era interrotto, viaggiando ulteriormente nel percorso che aveva tracciato col disco precedente. Poi la pandemia del COVID-19 ha colpito e tutto è cambiato. Dice Barbieri di Under A Spell "L'ho scritto e registrato nel mio studio casalingo, in questo periodo così strano. Il nuovo lavoro è diventato qualcosa di completamente diverso: questo strano album onirico".
In Under A Spell, Barbieri ha preferito catturare le atmosfere e gli stati d'animo che il suo cervello disconnesso stava evocando, piuttosto che concentrarsi sugli arrangiamenti e melodie. Canzoni come "Flare", "Serpentine", "Sleep Will Find You" e "Darkness Will Find You" sono definite con precisione, nonostante la loro genesi ispirata dal sognare a occhi aperti, mentre 'Under A Spell' e 'Lucid', le suggestive tracce di apertura e chiusura, sono le chiavi che aprono il disco. "Queste due tracce contengono nel loro interno tutto il significato dell'album", racconta Barbieri. "Il primo brano, Under A Spell, ti conduce in luoghi dove non sei sicuro di quello che sta succedendo. Ci sono sussurri in sottofondo, incantesimi lanciati in un bosco deserto. Poi il brano finale, Lucid, è l'opposto. Sei in questo sogno lucido e confortante, ma poi ti allontani ancora di più, cercando di uscirne. Ci sono voci che dicono: 'Svegliati, svegliati, torna vivo...'".
Gli ascoltatori saranno in grado di distinguere delle voci e tra quelle troviamo quelle del frontman dei Marillion Steve Hogarth e la cantante svedese Lisen Rylander Love (che ha co-scritto 'A Star Light').
Il titolo dell'album racchiude perfettamente il mondo evocativo che Barbieri ha creato. Canzoni come "Clockwork" e "Sketch 6”, tracciano territori dub fluttuanti e sono sospese in quello strano mondo di mezzo tra il sonno e la veglia, un riflesso subconscio dello stato surreale in cui il pianeta si è trovato negli ultimi mesi. "Stavo facendo un sacco di sogni bizzarri e ricorrenti che mi giravano intorno dopo il mio risveglio", dice Barbieri. "Erano basati su questo sentiero nel bosco, che è rappresentato dalla copertina dell'album, un ambiente surreale, deserto, tipo Blair Witch Project. Stai attraversando questi boschi, ti dirigi verso questa luce, quasi come se stessi lasciando la vita. È da qui che è nato il titolo Under A Spell, era una sensazione di non avere il controllo totale. Quasi come se i tuoi sogni ti indicassero direzioni che a volte puoi controllare e a volte no".
Fondatore dei Japan, pionieri della new-wave e uno dei gruppi più innovativi dei loro anni, Richard Barbieri ha contribuito a innescare la rivoluzione della musica elettronica, il suo suono synth non solo ha definito la band, ma ha influenzato artisti del calibro di The Human League, Duran Duran, Gary Numan e Talk Talk. Dopo lo scioglimento dei Japan, Barbieri insieme a Steven Wilson ha formato il leggendario gruppo progressive Porcupine Tree, suonando in nove album, tra cui Stupid Dream del 1999, In Absentia del 2002 e l'acclamato Fear Of A Blank Planet del 2007. Dopo che i Porcupine Tree hanno sospeso la propria attività, Barbieri ha intrapreso una carriera solista, pubblicando album come Things Buried del 2005, Stranger Inside del 2008 e Planets + Persona del 2017, oltre alla sua recente serie EP, Variant.1-5.
La volontà di Barbieri di ridefinire costantemente i propri confini musicali non è mai stata così evidente come nel brillante, ipnotico Under A Spell, l'ultima pietra miliare di questo viaggio assolutamente unico.
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