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RAVENSCRY: nuovo EP

1 Dicembre 2009 è uscito il Nuovo EP dei Ravenscry Grinta, melodia e poesia hanno trovato dimora nelle lacrime di un corvo. Preparatevi all'ascolto di un capolavoro metal, interpretato da una voce femminile e aperto ad ogni forma di contaminazione. Sono rimasti chiusi in una soffitta, sospesi nel tempo, lavorando ai loro primi brani nella ricerca del risultato perfetto, sperimentando ogni forma di suono: chitarre elettriche a 8 corde, flauti, violini e sintetizzatori Si sono trovati, finalmente, nella formazione ottimale e adesso sono pronti per i palchi e per un nuovo viaggio a contatto con il mondo. In attesa di vedere i loro volti, ascoltate la loro musica e riscoprite il significato della parola “emozione” Poche note, meno di un minuto per avere la prima intuizione su questa band, per spalancare le porte sui suoni metal più raffinati, quelli interpretati da una voce femminile. Ancora una manciata di secondi e sarete completamente assuefatti da questa armonia, quando crederete di aver iniziato la vostra conoscenza dei Ravenscry preparatevi ad ogni sorta di sorpresa. Niente grida strazianti, testi folli o inquietanti growl al posto del cantato. Non serve essere fanatici di particolari correnti musicali per apprezzarli, basta saper cogliere quel meraviglioso contrasto che inevitabilmente prende forma accostando un sound potente ed esplosivo con linee vocali delicate e struggenti. In un promo di pochi minuti ascolterete brani che richiamano l'energia dei Lacuna Coil, altri che poco hanno da invidiare a ballad come “My Immortal” degli Evanescence, persino qualche excursus elettronico e malinconiche scrosciate di pioggia. Tutto senza mai smettere di farsi cullare dal canto di Giulia, caldo ed incisivo allo stesso tempo, delicato e possente, che a tratti riporta alla mente i brani degli olandesi Within Temptation. Abbandonate qualsiasi tentativo di “bollare” un pezzo o – peggio – l'intera band sotto un unico genere. Gli strumenti, i ritmi e gli arrangiamenti vi trascineranno di continuo da un'immagine all'altra, semplicemente passando da brano a brano, da strofa a ritornello... Il viaggio negli universi introspettivi disegnati dalla voce di Giulia inizia con “Nobody”: sembra aprirsi come una track techno, ma l'illusione si dissolve nella potenza inaudita delle chitarre, nei colori della voce, nel dettaglio di ogni suono che parla della fuga,considerata una necessità concreta per chi vive privato d'identità nel sistema politico-economico. Riff prorompenti continuano in “Calliope”che attingono dal background nu metal comune a tutti i membri della band, che enfatizza l’ ispirazione nelle arti. Quello che a questo punto certo non potete aspettarvi è che il viaggio prosegua con le sole note di un pianoforte e quella stessa voce di cui ci siamo innamorati, nell'atmosfera mozzafiato di “Rainy”: per un attimo il mondo è sospeso... il rapporto genitore-figlio che in questa suite “Redemption” trova momenti di riflessione anche nella strumentale “Reflection” e porta il proprio stato d’animo ad esplodere in “Far Away” evidenziando le differenze tra genitori e figli, tra generazione e generazione; dove nulla è scritto….”life is not a plan, but a story to write…”. I testi dei Ravenscry esplorano diverse situazioni della psicologia umana e le problematiche più rilevanti della società moderna. Lasciatevi trasportare dalle magiche emozioni che questa band è in grado di suscitare e scoprite quanta serenità può nascere tra i fulmini di un temporale... Ecco il ritratto dei Ravenscry. Un risultato che, al di là dei gusti e delle contaminazioni, trova forza nella sua originalità, in un mix che tutto è fuorché casuale. Come in una formula chimica tutto è calcolato nelle minime dosi, grazie a una capacità tecnica che contribuisce significativamente all'equilibrio del lavoro. E' un'opera di precisione che esprime una grande professionalità. Dimenticate il disco in stile “fatto in casa”: una sfilza di strumenti e di software si nascondono nel backstage di questa band Il songwriting è sorprendente, eclettico, creativo quanto una jam session, ma rigoroso come gli spartiti di un'orchestra, dove ogni suono è calibrato in totale armonia. Del resto non poteva che essere così per 5 musicisti che hanno alle spalle 15 anni di esperienze con svariate strumentazioni e generi musicali. Sommando il percorso artistico di tutti c'è ben poco che rimane tagliato fuori: le influenze toccano il death metal, il crossover, il rock, il blues, il grunge, il jazz, il funky e c'è chi con soddisfazione continua a suonare nel corpo bandistico cittadino. Si avverte l'espressività del tocco femminile, come un sesto senso che arricchisce tutto di percezioni piacevolmente contrastanti: potente dolcezza, serena malinconia e fiduciosa inquietudine sono solo alcuni degli ossimori che i Ravenscry ispireranno nell'animo degli ascoltatori. Dunque lasciamo pure piangere il corvo, sperando che le future lacrime ci regalino emozioni altrettanto intense. L'essenza dei Ravenscry si coglie dal primo ascolto: nelle loro canzoni si percepisce il lavoro meticoloso, instancabile, assiduo e costante dedicato alla produzione musicale. Tecnica, passione, estro ed un ricchissimo bagaglio di esperienze, sono le carte vincenti che hanno fatto di questa band una realtà innovativa del metal melodico. EP Tracklist 1. Nobody 2. Calliope 3. Redemption I – Rainy 4. Redemption II – Reflection 5. Redemption III – Far Away EP Credits All Lyrics written by Giulia Stefani All music composed by Carminati, Fagiuoli, Paganelli, Raimondi Drums and Guitars recorded @ Fear Studio by Simone Mularoni & Simone Bertozzi Bass Guitar and Keys recorded @ Ravenstudio Vocals recorded @ Suonovivo Studio by Dario Ravelli Mixed @ Sounds Of Pisces in Los Angeles by Fabrizio Grossi Mastered @ Precision Mastering in Los Angeles by Tom Baker Artwork by Laura Ciraudo, front picture by Diego Di Guardo, booklet picture by Andrea Rizzi Management: Giuseppe Bolzoni [email protected] +39 347 0830271 Skype: Giuseppe Bolzoni

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