UNITOPIA
Dopo un ottimo debutto con l'album 'More Than A Dream' la giovane prog rock band Unitopia esce in questi giorni con il nuovo album 'The Garden'. Oggi siamo qui per scambiare un po' di chiacchere con Sean Timms, il tastierista della band. Sean puoi introdurre ai nostri lettori il vostro nuovo album, che sarà un doppio con circa un'ora e quaranta minuti di musica? 'The Garden' è il secondo album degli Unitopia. Si tratta di un doppio CD con 15 tracce che spaziano dal progressive rock al rock più classico, con l'iserimento di elementi jazz e world/ethnic. La maggior parte delle tracce è stata scritta da me e dal nostro vocalist Mark Trueack anche se in molte tracce c'è inoltre lo zampino del nostro chitarrista Matt Williams. Caso a parte è il brano "This Life che è stato scritto da Mark in collaborazione con un suo vecchio amico di quando vivena a Sidney, Matthew Coxhead. 'The Garden' di per se non è un concept album, anche se c'è un tema ricorrente per tutta la sua durata: la speranza che bisogna avere nei momenti di disperazione. Molte delle canzoni analizzano questo tema partendo da punti di vista diversi, sia dal punto di vista più piccolo e personale a quello più grande e generale. Per esempio la traccia d'apertura "One Day", che fa da preludio all'album, è molto concentrata sulla mancanza di speranza che c'è nella vita moderna. Nel resto di 'The Garden' l'ascoltatore viene trasportato in un viaggio di scoperta personale, eventualmente indicando un modo di vivere che lo porterà a distaccarsi da tutto quello che lo tiene ancorato nalla vita attuale, raggiungendo la libertà, la pace e un miglioramento intellettuale. Quel è la maggiore fonte d'ispirazione per la stesura delle vostre canzoni? Quali sono i passi che di solito fate per arrivare alla stesura finale di ogni brano? Penso che ci si tenga ispirati a vicenda lavorando insieme. Inoltre come punti di partenza teniamo molto in considerazione i maggiori argomenti sull'ambiente, le ingiustizie sociali e politiche, la situazione mondiale e della umanità in genere. Questo ci da molto a cui pensare e ci permatte successivamente di trasformare i nostri pensieri in canzoni. Inoltre le esperienze personali sono fondamentali. Io e Mark non siamo più ragazzini ed abbiamo vissuto un buon numero di esperienze nelle nostre vite, alcune positive ed altre negative. Chiaramente noi scriviamo le nostre canzoni anche partendo proprio da queste esperienze. Questo per quanto riguarda i temi e le basi di partenza, mentre per quanto riguarda le metodologia si stesura del brano devo dire che ogni canzone che scriviamo ha un approccio differente. A volte mi io presento con un'idea musicale o un testo e Mark, dopo averci lavorato sopra un po', si ripresenta con qualcosa di più strutturato ed elaborato. Oppure io semplicemente propongo un tema o un argomento che reputo interessante e Mark lo svolge gettando le basi per un nuovo pezzo. Altre volte ancora io e Mark ci mettiamo al piano e ci lanciamo in jam session senza avere un'idea precisa da sviluppare. Una volta che abbiamo gettato le basi per un nuovo brano o per un lavoro più completo, io trasformo tutto in un demo con samples e sequenze musicali. Successivamente registriamo le parti vocali e poi sostituiamo i samples con con il lavoro del resto della band. Alla fine di tutto io mi occupo della parte di editing e del mixaggio delle tracce, mentre il tocco finale lo mette il nostro mastering engineer. 'The Garden' è pubblicato dalla InsideOut, una delle più importanti label per la musica progressive. Questa è sicuramente un indicazione importante sulla qualità del vostro ultimo lavoro 'More Than A Dream'. Vi aspettavate, dopo un solo album, un così buon feedback dal parte del pubblico e questa grande opportunità di essere pubblicati capillarmente in tutto il mondo? Quali sono le vostre aspettative per il vostro nuovo album? Ci aspettavamo un così grande successo? In una parola... NO! Chiaramente siamo orgogliosi di quello che facciamo, ma è difficile essere oggettivi con il proprio lavoro. Non avevamo aspettative particolari riguardo la nostra musica, se non la speranza che a qualcuno nel mondo potesse piacere. Siamo letteralmente rimasti stupiti della risposta che abbiamo ricevuto dagli ascoltatori! A tutti i nostri supporters vogliamo dire... GRAZIE!!! Quando abbiamo firmato per la InsideOut ci siamo resi conto che indubbiamente questo era una delle cose migliori che ci fossero capitate da quando esisitono gli Unitopia. La InsideOut è sicuramente una della maggiori e rispettate etichette discografiche e molti degli ascoltatori (compreso io) comprano album anche solo per il fatto che sono pubblicati da loro. E' una vera e proprio garanzia di qualità e noi siamo onorati che loro abbiamo voluto pubblicarci. Speriamo di non lasciarla mai. Circa le aspettative per il nuovo album, noi speriamo di vendere centinaia di migliaia di copie sino a diventare la band più importante della scena progressive rock! (E' bello sognare...) Seriamente, speriamo che tutta la gente che comprerà il nostro album possa rimanere soddisfatta e che abbia la voglia di farcelo sapere (siamo molto disponibili!). Avete pianificato di fare delle date live di supporto all'album? Se sì, ci saranno date in Europa e magari in Italia? Al momento non c'è pianiciato alcun tour, ma il prossimo avremmo intenzione di portare in giro la nostra musica per tutta l'Europa, e specialmente in Italia. E' un sogno che ognuno di noi ha da molto tempo e speriamo vivamente che il prossimo anno possa finalmente avverarsi. Abbiamo riscontrato un ottima risposta dal pubblico europeo e speriamo che con il nuovo album possa crescere ancora di più. Il nostro governo garantisce una forma di assistenza per permettere alle band come noi di fare tour in giro per il mondo per pubblicizzare la propria musica. Noi speriamo di sfruttare al meglio questo aiuto e, con il supporto dell'InsideOut e dei suoi contatti (in aggiunta ai nostri), di poter pianificare qualcosa per il prossimo anno. Pur avendo uno stile musicale molto personale e particolare, avete delle band o artisti che sono un vostro punti di riferimento o ai quali vi isipirate per comporre la vostra musica? Mark ed io abbiamo gusti musicali molto simili. Entrambi amiamo gruppi e artisti come Genesis, Peter Gabriel, Pink Floyd, Yes, Moody Blues, Marillion, Alan Parsons e un buon numero delle nuove prog band come i The Flower Kings, Spock's Beard, Porcupine Tree e Frost. Mark inoltre ascolta John Martyn, Kate Bush e musica elettronica come Jean Michel Jarre e Vangelis. Io invece tendo a preferire cantautori come James Taylor, Al Stewart e Paul Simon oltre ai big della musica anni '80 come i Toto, Heart e Ambrosia. Inoltre ascolto Prefab Sprout, Alison Krauss, Shawn Colvin e Nicolette Larson. Effettivamente abbiamo entrambi gusti molto variegati! Per quanto riguarda l'ispirazione musicale invece non abbiamo punti di riferimento precisi. Qualunque cosa può essere fonte di ispirazione: un singolo suono, un concetto generale o un singolo arrangiamento. Non ci pensiamo molto, semplicemente andiamo in studio e iniziamo a scrivere. Cosa pensate della scena musciale attuale, specialmente di quella prog? Ci sono delle band emergenti che vi piacerebbe segnalare ai vostri fans? La scena prog globale è molto "sana"! Ci sono tante ottime band che sanno fare il proprio lavoro. Penso che se non avete mai sentito i Frost o i Karnataka dovreste dargli almeno una possibilità. Queste due sono al momento le mie prog band favorite. Con questa ultima domanda siamo arrivati alla fine dell'intervista, salutiamo Sean lasciandolgi le ultime parole di commiato. Beh per concludere ringraziamo i nostri fans per l'interesse dimostrato verso la nostra musica. Lo apprezziamo molto! Speriamo di potervi incontrare tutti quando verremo a suonare in Europa e come detto in precedenza speriamo sia già l'anno prossimo.
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