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SHAKRA

Ciao Mark! Grazie per quest’intervista! Dopo l'esperimento maggiormente cupo e malinconico di "Fall", tornate alla carica con un album che attinge a metà tra lo stile del cd appena citato e il più classico incedere intravisto in "Rising": quale il motivo di questa scelta? Mark Fox: Quando abbiamo lavorato su “Fall” il risultato finale che ne è emerso rappresentava l’umore che c’era all’interno della band. C’erano dei problemi tra i membri del gruppo e penso che questa cosa sia traspirata anche nel nostro songwriting. E’ una nostra caratteristica scrivere quello che sentiamo nel nostro cuore, quindi “Fall” suonava più scuro e depressivo. Quindi siamo andati in tour con Stratovarius ed Hammerfall, e qualcosa è successo durante quel tour. Non so ancora cosa ma eravamo tutti carichi ed abbiamo deciso di fare un nuovo disco ed eravamo tutti felici ed entusiasti di questo. Avevamo molta motivazione, ci sentivamo anche per telefono dicendo cose tipo (Fa la voce roca con sguardo psicotico, ndr) “Ehy ho una nuova canzone, vieni qui che la proviamo!”. E penso che questo si sente nel nuovo album, è di nuovo divertente trovarsi insieme a fare musica e sviluppare il songwriting delle canzoni. Yeah, era quello che volevamo davvero fare, divertirci con la nostra musica. Per questo credo sia il migliore disco che abbiamo mai fatto. Ritengo "Infected" un titolo assolutamente perfetto per descrivere il contenuto del cd, visto che l'impatto ed il coinvolgimento offerto dai vostri pezzi già ad un primo ascolto è assolutamente alto: qual'è il segreto per comporre pezzi sì trascinanti e diretti ma allo stesso tempo non banali? MF: Se conoscessimo davvero il segreto non faremo nient’altro album dopo album! (Risate, ndr) Cosa dire, bisogna concentrarsi sul proprio lavoro senza compromessi. Focalizzarsi sui sentimenti che vuoi trasmettere e questa è stata la cosa più importante di questo disco. (Incespica su qualche parola) Oh, l’inglese! Non parlarmene, ti capisco! (Risate, ndr) MF: Capisci cosa intendo? Non abbiamo fatto nient’altro che questo per migliorare il nostro songwriting. (Il mio telefono cellulare ci interrompe, ho dimenticato di mettere il silenzioso! Non rispondo e lo spengo,ndr)Mmmmmm...a che punto eravamo? (Risate, ndr)Oh si, dicevo che non abbiamo fatto nient’altro di diverso, solo in maniera più serena! Un altro degli elementi cardine della proposta marchiata Shakra è sicuramente individuato nel curato lavoro di produzione, capace di restituire un sound graffiante, potente e pulito allo stesso tempo: chi si occupa in prima persona della produzione nei vostri album? MF: Come in ogni album se ne occupa il nostro chitarrista solista Thom Blunier ed eravamo nel suo stesso studio a registrare, senza pressioni e con tutto il tempo a disposizione che volevamo. La stessa cosa è successa per il mix. Abbiamo sempre registrato da lui e se senti il nostro primo disco e lo compari con l’ultimo riesci a riconoscere il suo marchio di fabbrica. Dopo essere stato letteralmente ammaliato dalle dolci melodie della ballad "I Will Be There" contenuta nell'album "Rising", ora posso gioire ancora una volta grazie al grande sentimento presente nel vostro nuovo lento "Love Will Find A Way": vorreste spendere due parole su questo fanstastico pezzo? MF: Yeah, è una ballad come quelle che potevate sentire negli anni ’80, piena di emozione. Mi piace molto scrivere delle ballate con il piano, crea un feeling particolare che non so descrivere... è molto...(si batte il pugno sul cuore, ndr) qui! Capisci? Cos’altro posso dire, la adoro! Ci sarà la possibilità di vedervi in Italia ancora una volta? MF: Si, suoneremo ad un festival di biker quest’estate nel Sudtirol, vicino all’Austria. (il 14 Luglio al Biker Days a Sterzing (Vipiteno), ndr)Dopo i festival organizzeremo un tour e speriamo proprio di tornare in Italia perché è stato davvero grande! Fantastico... (Tira un sospirone, ndr) Si ci piacerebbe tornare qua! (Risate, ndr) Non sappiamo ancora se faremo il tour da Headliner o da supporto perché fino adesso abbiamo fatto i tour di supporto ma dopo sei album vorremo suonare più di mezz’ora per dimostrare alla gente cosa siamo capaci di fare! Non è ancora deciso niente, quindi staremo a vedere. Quali sono gli artisti con cui sogni di suonare? MF: Per me gli AC/DC. Volevo farvi i complimenti per l'idea del bel logo posto nella cover del cd: chi lo ha pensato e realizzato? MF: Ho disegnato io il nuovo logo, poi sono venuti in mio aiuto per renderlo adattabile ad una copertina! Ehehe... Mi piace molto! Facciamo un passo indietro nella vostra carriera: com'è sei entrato a fare parte degli Shakra? MF: A quel tempo stavo finendo il mio disco solista (come Markus Fuchs, ndr) in tedesco/svizzero, o qualcosa del genere, e su questo disco c’è una cover degli AC/DC che si chiama “Touch Too Much” in svizzero/tedesco...è divertente! (Risate, ndr) Il manager degli Shakera, quello che si organizza del booking, la sentì e mi contattò dicendomi che cercavano un cantante. Allora fece sentire la cover al gruppo e decisero di invitarmi per una prova. Mi fecero registrare “Why Don’t You Call Me” e “Out In The Rain” nella loro sala prove e dopo eravamo li seduti a sentire quello che avevo fatto. Thomas Muster, il primo chitarrista della band, era lì e disse “Fico” poi mi guardò e disse “Come ci sente ad entrare a far parte degli Shakra?” (Risate, ndr). Per me è stata una grande emozione perché non ne avevano neanche parlato, si sono solo guardati negli occhi! Come ritenete il rapporto con la vostra label AFM Records? Siete soddisfatti del loro lavoro? MF: Sono molto felice di questo contratto. Perché adesso questa label ci da molte possibilità per aiutarci a crescere come questo promo tour, l’avevamo fatto anche per “Fall” ma era di questa portata, adesso sono circa dieci giorni che vado in giro per l’Europa... Chissà quante domande hai sentito! MF: Yeah è davvero (Stringe i denti e strabuzza gli occhi, ndr) è davvero un lavoro duro! (Risate, ndr) Ma va bene, è un buon lavoro e ho trovato belle persone dappertutto e credo sia davvero una bella cosa. Avete per caso ascoltato il singolo apripista del nuovo album dei vostri connazionali Gotthard? Cosa ne dite? MF: No, non l’ho ancora sentito ma ho ricevuto il promo ieri dalla ragazza della Nuclear Blast che era con me ieri a Parigi. E’ stata una cosa del tipo (Mark ci ripropone la faccia da psicotico, ndr) “Ehy...Prendilo! Prendilo!” (Risate, ndr) Quindi dovrò sentirlo... Ok, grazie Mark! Questo è tutto! Se vuoi dire qualcosa per salutare i lettori di Hardsounds.it questo è il tuo momento! MF: Solo due parole, GET INFECTED!

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