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ROOT

Avete presente quando si dice che una cosa viene fuori come una ciambella senza il buco? In questo caso siamo addirittura oltre: piuttosto possiamo parlare di buco senza la ciambella. Oppure, volendo essere più realisti, di nulla cosmico. Non posso farci niente, quando ascolto un album che mi colpisce devo indagare sulla sua natura, sui musicisti che l'hanno creato, sulle storie che hanno fatto sì che crecesse in quel modo preciso, sul passato di un gruppo e sulle sue particolarità. E quindi se mi si risponde con tre o quattro parole in media la delusione un po' mi deprime. Evidentemente i Root - in persona del bassista Igor Hubik - non avevano voglia di chiacchierare, in particolar modo sugli anni Novanta, poiché avevo avuto l'infelice idea di chiedergli qualcosa su 'Kargeras', uscito due decadi fa. Mi è stato risposto che non c'era nessuna ricorrenza, e invece c'era da promuovere il nuovo album. Ok, mi sono detto, è un 'Kargeras - Return from Oblivion', qualche collegamento ci sarà, ma facciamo questa intervista promozionale, chissà quanto ci sarà da dire. Il risultato, per quanto mi riguarda, è francamente imbarazzante e mi brucia tanto essermi impegnato cercando di formulare domande che reputavo interessanti e invece probabilmente non lo sono. Pazienza, i Root non sono i primi, né saranno gli ultimi a esprimersi molto meglio in musica che con le parole. Il consiglio quindi è di non sprecare tempo prezioso come ho fatto io ingenuamente nel tradurre e riscrivere le righe che seguono, ma semplicemente di ascoltare come suonano i Root nel 2016 cliccando play qui sotto.

Perché i Root sono tornati a parlare di Kargeras? L'avevamo promesso già qualche anno fa, poi abbiamo registrato qualche altro album. Ora è il tempo di 'Kargeras - Return from Oblivion'.

Che collegamenti ci sono tra questo capitolo e quello del 1996? Big Boss [il leader e membro fondatore dei Root] aveva scritto entrambe le parti nel 1993 e nel 1994, ma i Root non furono molto attivi negli anni immediatamente successivi, così semplicemente la seconda parte non fu registrata. Ci furono alcuni cambiamenti e facemmo altri album dopo. Era necessario concludere la storia sulla nazione orgogliosa e con questo ricorrono due anniversari: il decimo album e il trentesimo anno di attività nel 2017. Musicalmente è molto diverso, e così anche i testi.

Quali sono stati i principali aspetti del sogwriting e delle registrazioni? Forse le voci sono state più difficili da registrare questa volta? Sembra più epico ed ha più enfasi. Questo album è stato registrato abbastanza velocemente. Per la musica ci sono voluti circa sei giorni, con effetti e assoli di chitarra. Le registrazioni risalgono al settembre 2015. Le voci sono state aggiunte nei sei mesi successivi, in più periodi, canzone per canzone. Sì, ogni canzone è fatta in modo un po' diverso, è stato divertente vedere come il disco cresceva.

E che differenze ci sono col disco precedente, 'Heritage of Satan'? Credo che tutti possano sentirle. 'HoS' è un album più tipicamente black metal, in tutti i suoi aspetti. Il nuovo è più epico, lento, doom, melodico, heavy... Le voci sono totalmente diverse e ci sono anche canzoni acustiche.

Ci saranno altri sequel di vostri vecchi album? Chi lo sa?  [ok, questa era una domanda stupida, lo ammetto, ndFrag]

Come compravi i dischi rock e metal nella tua adolescenza? Com'era percepito il metal nel blocco comunista? Non è stato molto semplice, ma abbiamo avuto sempre quello di cui avevamo bisogno. Sai, c'erano migliaia di cassette e vinili nel mercato nero.

Nel 1990 i Root sono usciti con 'Zjeveni', l'anno dopo con 'Hell Symphony' e contemporaneamente veniva pubblicato 'Ritual' dei Master's Hammer. Che rapporti ci sono tra di voi? Anche loro, tra l'altro, hanno pubblicato un nuovo lavoro quest'anno. Ci sono stati alcuni concerti in comune, ma questo è tutto. I Root andranno per la loro strada per tutta la loro carriera. [vedete, non mi sembra di avergli insultato la sorella o la mamma, ma se già vi siete scocciati, davvero, lo dico per voi, desistete. Da qui in avanti le cose peggiorano, ndFrag]

Ci sono altri gruppi cechi, della fine degli anni Ottanta o dell'inizio degli anni Novanta, che sono ancora in giro? Ci sono stati punti di contatto tra la scena di Brno o quella di Praga? Sì, ci si incontrava ai festival e ai concerti in comune, certo.

Che lingua preferite per le vostre canzoni e che differenza c'è per voi? La maggior parte delle canzoni dei Root sono in inglese, ma dal vivo suoniamo ancora qualche vecchio brano, per esempio "Pisen Pro Satana"!

Avete pareri o critiche sulla melodia dei riff o sull'uso del cantato nei vostri precedenti album? Sembra ci sia un grande feedback da parte di tutto il mondo sulla musica dei Root, certo. Questo è molto bello.

I Root hanno cambiato un sacco di musicisti durante gli anni. Perché? Mancanza di interesse, dissidi personali? La band esiste da trent'anni e i cambi di formazione sono assolutamente naturali. Siamo amici con gli ex membri, nessun problema.

Qual è la cosa peggiore che abbiano mai detto dei Root? Non mi interessa e non ne ho idea.

Hai mai pensato di lasciare i Root o la musica? Non ancora.

Qual è stato il momento migliore della tua vita? Puoi elencare i tre migliori dischi dei Root e dare una motivazione? Amiamo tutti i dischi dei Root e tutte le canzoni. Per questo le abbiamo registrate. [premio "volemose bene 2016", ndFrag]

Qual è stata la migliore o peggiore esperienza con le etichette discografiche? Come si muove Agonia Records? Possono esserci sempre problemi o opinioni differenti su qualcosa quando collabori con un'etichetta. Quindi dobbiamo risolvere i problemi e parlarne. Agonia è una buona etichetta, fa del suo meglio per supportare i dischi dei Root. Ora stiamo andando avanti con la campagna promozionale per 'Kargaras - Return From Oblivion', suonando concerti, rispondendo alla interviste, diffondendo volantini e manifesti... [è di un'ironia mefistofelica constatare che una delle risposte più lunghe sia anche la più inutile, ndFrag]

Il vostro leader, Big Boss, è stato il fondatore della sezione ceca della Chiesa di Satana negli anni Ottanta. Una volta Kerry King disse che la Bibbia Satanica era piena di stronzate ed era solo propaganda. Che ne pensi dei gruppi che apparentemente sono satanici, ma in fondo hanno altri ideali? Non mi interessano.

Hai letto 'Lords of Chaos'? Sembra che ne faranno un film. Che ne pensi della scena scandinava? Segui i Darkthrone attuali? Li state seguendo? [e qui credo ci sia stato un equivoco sul termine "follow"...] Cosa? Perché dovremmo seguirli? Siamo amici con diversi esponenti della scena, Erik dei Watain, i fratelli dei Nifelheim, Blasphemer dei Mayhem. Ci sono molti fan dei Root in Scandinavia.

Ti piacciono i social network? Vedo che i Root sono molto attivi su Facebook e reattivi ai messaggi. Si tratta di rispetto per i fan che vi scrivono? Sì, è un nuovo tipo di promozione, quindi lo usiamo [e qui vorrei un attimo soffermarmi sulla diversa percezione della faccenda: io mi riferisco ai fan, al rispetto, allo scambio di idee, mentre lui parla di promozione, come se fossimo sempre in campagna pubblicitaria, ndFrag]. Comunichiamo con le persone interessate, ma il contatto personale è migliore.

Cosa pensi della pirateria e del download illegale della vostra musica? Nulla, mi piace ascoltare dischi originali, sai.

Comunità metallica, amicizia metallica... Esistono davvero o è tutta una barzelletta? Vi sentite dentro all'ambiente metal? Certo, siamo dentro al metal. Ecco perché suoniamo in tutti i posti in cui veniamo invitati. Sempre all'incontro con i fan dei Root.

Ti piacciono i gruppi italiani? Sono seminali o almeno importanti per il metal europeo? Ricordo Bulldozer e Sadist, ad esempio. Grandi band, vero? Grazie per l'intervista. Ci vediamo.

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