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ARACHNES

Gli Arachnes non hanno certo bisogno di presentazioni: una band capace di sfornare ottimi album progressive sempre originali e dall'alto tasso tecnico: sono riuscito a scambiare due chiacchiere con Enzo e Frank. A voi l'intervista! Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Hardsounds! In questi anni avete sfornato album molto competitivi, ricordo ad esempio “Primary Fear” e “Apocalypse”: come è la popolarità della band in Italia e fuori? Frank. Innanzitutto ciao a tutti voi! Beh un cybernauta come me non può non essere informatissimo… quindi senza ombra di dubbio direi popolarità molto alta! Lo vedo dal numero di pagine visualizzate da qualsiasi motore di ricerca cercando ARACHNES, non solo: critica molto positiva da varie parti del mondo. E questo è a nostro avviso il fattore più importante, ovvero l’indice di gradimento che come tutte le persone di buon senso sanno (quindi escludendo una parte di discografici….) non necessariamente coincide con i dati di vendita. Ho trovato il vostro ultimo lavoro “In Praise Of Science” molto interessante e variegato, volete parlarcene? Enzo. Si tratta di un album progressive, fondamentalmente, credo il più prog sino ad ora. Ed era ciò che volevamo, del resto il tema che ci stava a cuore, quello della conoscenza intesa come mediazione necessaria fra sé e il mondo, non potevamo che affrontarlo attraverso stilemi articolati che, forse, solo la musica prog possiede. Anche qui i testi sono tenuti assieme da un motivo conduttore, dunque, benché non siano veramente legati da un punto di vista narrativo, ogni storia è una storia a sé. Per il momento siamo soddisfatti. Come nasce un vostro brano? Quali sono gli input che vi hanno fatto comporre quest’album? Frank. Non c’è un percorso prestabilito per scrivere un brano degli ARACHNES, tutto è molto istintivo, quindi può scaturire da una melodia che ti frulla in testa, o da un riff di chitarra. L’unica regola che ci siamo imposti è quella di non avere regole! Credo che sia l’anima dell’arte, la libertà di espressione. E questo è ciò che ci porta a comporre cose apparentemente diverse, ma come hai ben detto, “variegate”, ovvero differenti ma coerenti. Sempre parlando della vostra ultima fatica, ho visto come siete riusciti a innestare scorci di musica neoclassica ottenendo un ottimo risultato: era una soluzione musicale voluta o è scaturita nella stesura dei pezzi? Enzo. Direi di più la seconda cosa. In genere quello che ci prefissiamo è una direzione, ma quello che avviene all’interno di una composizione dal punto di vista dell’arrangiamento è qualcosa che scaturisce più dal nostro istinto. Probabilmente, la cosa è dovuta alla pratica tanto mia quanto di Franco dell’elaborazione. E’ qualcosa di affascinante, perché è un feedback continuo, tu decidi, poi la composizione si impossessa di te, ma tu la tieni sotto controllo e la riprendi, e alla fine è tua. Non è semplice da spiegare, ma credo di avere dato l’idea. Quali sono le canzoni di “In Praise Of Science” in cui vi riconoscete di più e perché? Enzo. Difficile dirlo, anche perché i nostri brani sono spesso dissimili, e pertanto in un pezzo ritrovo qualcosa che non ritrovo altrove, e quindi non se ne viene fuori. Per esempio io sono legato molto a “The Dark Side Of My Mind”, ma come potrei non essere legato a “Blues Variation”? Sarebbe come chiedersi se è meglio questo figlio o l’altro, oppure questa o quella compagna. Implicitamente ti sto dicendo che siamo ugualmente affezionati a tutti i brani, almeno per il momento. Ci sarà la possibilità di vedervi dal vivo? Io spererei di trovarvi nel bill del Gods Of Metal 2006… Frank. Sarebbe bello…. Non ti nascondo una oramai ben nota diffidenza da parte nostra nei confronti della gestione dei live, soprattutto in italia. Trovarsi buttati su un palco magari vedendosi negata la possibilità di un soundcheck decente, oppure vedersi proporre serate in locali classificabili come appena superiori ad una bettola… ecco in queste situazioni, per dignità personale e rispetto del nostro pubblico, gli ARACHNES non ci saranno, perché si troverebbero costretti a proporre un sound che non è quello degli ARACHNES. Certo se dovessero arrivare proposte serie, allora ci saremo, eccome! Sono ottimista…. Siete contenti di quello che avete realizzato fino ad ora con la musica? Se poteste tornare indietro, cosa cambiereste? Enzo. Siamo contenti, ma vogliamo fare dell’altro, sicuramente. Io non cambierei nulla, e secondo me neanche Franco, perché quello che facciamo lo facciamo sempre con sincerità. Frank. Sono molto severo con me stesso e non ho mai accettato la possibilità di valutare il passato con il senno di poi, credo anzi che tutto quanto abbiamo realizzato fin’ora sia frutto anche degli errori trascorsi, quindi li rifarei. In quanto a soddisfazione indubbiamente si, siamo soddisfatti. E non solo per i risultati raggiunti oramai con 8 album per ARACHNES, ma anche per attività parallele come la stesura di brani ad utilizzo cine-televisivo (nel 2004 abbiamo realizzato diverse musiche per il Wrestling sui canali mediaset), attività sempre creativa e motivo di crescita professionale e artistica. Quali sono i concerti o gli album del 2005 che vi hanno più impressionato? Enzo. Mhh... impressionato in che senso? Spero di non dire una cosa fredda, però di certo ti dico una cosa vera. Per noi fare musica è qualcosa di assolutamente naturale, e quindi è altrettanto naturale essere soddisfatto, o indignato per qualcosa, come dire, c’est la vie. Posso dirti che per me i concerti dei Deep Purple sono sempre un evento, anche se li preferivo con la formazione “vera”. Però poi tutto assume una forma normale, forse la verità è che c’è troppo di tutto. Ok, ragazzi, siamo ai saluti. Vi ringrazio per la disponibilità e spero di vedervi presto dal vivo! Frank. Un ringraziamento a tutti voi, per quello che fate, credendoci come noi! Un invito a tutti a visitarci su www.arachnes.it uno spazio gestito interamente e personalmente da noi, dove troverete le nostre impressioni, mp3 inediti da scaricare gratuitamente, video e molto altro….. A PRESTO!

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