Ciao Uruk-Hai, benvenuto su Hardsounds! Perdonami la svista, ma prima di questo disco, hai pubblicato altro materiale, vero? Mi pare d’aver visto di sfuggita delle cose sul myspace, tempo fa …
Ciao Davide, anzitutto grazie molte per lo spazio su Hardsound! Si, in passato pubblicai un demo ed un EP di un vecchio progetto (ormai in stallo da diverso tempo) che risponde al nome di Omnia Malis Est. Per la precisione un demo autoprodotto "La Rivolta Delle Stelle", old black metal con inserti ambient ed un EP "Fides" più legato a sonorità gothic symphonic black metal, edito da Il Male Prod, una web label gestita da Porz (Malnatt), ormai defunta.
Com’è nata la voglia di esprimerti musicalmente, al di fuori del contesto Nefertum?
Essenzialmente A Tree e Nefertum sono due entità estremamente differenti tra loro e in quanto tali assorbono ognuna una diversa parte della mia espressione musicale. In Nefertum oltre ad aver a che fare con ottimi musicisti e carissimi amici, posso lasciar libero sfogo alla parte più estrema (musicalmente parlando) del mio essere artista.. con A Tree, le cose cambiano estremamente in quanto è la pura emanazione della parte più intima di me, legata alle mie emozioni, esperienze personali, alla mia infanzia musicale ed al filo portante di questo primo lavoro: lo stretto intreccio tra la propria evoluzione e il decorso della vita e della natura da sempre legato a ciò che si può definire un "sistema universale prestabilito".
Nel tuo lavoro, fai riferimento, attraverso una citazione, ad un film in particolare: come mai proprio QUEL film?
Già, "Pi Greco Il Teorema Del Delirio". Sinceramente l'autore è riuscito ad interpretare in maniera assolutamente fantastica e assurda ciò di cui parlo in A Tree.. un sistema universale che risiede alla base del tutto e che regola l'andamento universale delle cose, un sistema che ha avuto una sua nascita, che sta avendo il suo corso e che avrà una sua fine secondo uno schema stabilito a priori.. uno schema che per sua natura, però, non potrà mai essere compreso dall'uomo (fantastica la sequenza finale del film.. o suicidio o pazzia per il protagonista giunto alla visione di tale schema..) ma solamente intravisto per quello che è il suo stretto rapporto con il decorso della natura sul nostro pianeta. Non mi spiegherei altrimenti (come giustamente ci fa notare anche Aronofsky nel suo film) il perché della ciclicità degli eventi, del susseguirsi di schemi troppo ben legati e consequenziali da poter esser mera casualità.. non credo sia possibile.
Quali sono le altre influenze al di fuori del metal (Katatonia, come suggerisce la cover), che ti hanno formato musicalmente … e reso anche il cd, più interessante?
A Tree è nato come inconscio tributo legato alla mia infanzia. Ho avuto la fortuna di essere cresciuto in un ambiente familiare musicalmente (e non solo) incredibile e formativissimo.. le mie esperienze sono legate alla vecchia new wave, al post rock, punk, per citare posso dirti che le influenze in A Tree di metal hanno solo il necessario.. mi sono rifatto tanto a bands come Pixies, John Lennon, Beatles, David Bowie, Joe Jackson e tanti altri..naturalmente ho incanalato tutto questo in ciò in cui ora mi trovo pienamente realizzato, nel dark rock heavy metal di scuola svedese e non solo.. da tutto questo mix di fattori esce A Tree, pegno al passato ed al presente.
Nella mia breve recensione, sottolineo come la tua proposta, possa facilmente in futuro, abbracciarsi ad altri lidi musicali, quali il post-rock (soprattutto) e il doom. Quali pensieri a riguardo?
Sei stato davvero lungimirante.. doom a parte ahah. In effetti il nuovo materiale A Tree sta suonando estremamente rock e poco metal, sto pensando molto alla scelta di produzione del primo lavoro ufficiale ed ai suoni che accompagneranno le songs e credo di optare per una produzione che possa essenzialmente essere classificata come ROCK. Nè più nè meno. L'unico elemento distintivo che farà avvicinare A Tree al metal credo possa essere l'alternarsi di screams a clan vocals e vorrei tanto rimanesse un tratto caratteristico dei miei futuri lavori.
Hai intenzione di portare sul palco il tuo progetto, oppure rimane qualcosa da fare solo ed esclusivamente in studio?
Non so davvero.. sarei propenso a portare A Tree live, ma il tutto va pianificato per bene, se si farà, si farà con cognizione di causa, altrimenti nulla. Comunque spero vivamente un giorno di portare A Tree live.. credo possa essere la sua giusta dimensione.
Parlaci un po’ dell’aspetto grafico del disco: il continuo riferimento ai numeri, nei testi, è sin troppo chiaro, com’è nata l’idea di quella fantastica cover, che certo non sarà qualcosa di “innovativo” però il soggetto colpisce molto”.
Mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato il comparto grafico ad opera di Manuel "Ihshan" Bravi (già a lavoro con Cadaveria, Nefertum ecc). Bhè guarda, una donna ricoperta di numeri distesa in posizione quasi fetale alle radici di una composizione di rami.. nulla di più adatto al concept di A Tree. Lo stesso titolo del lavoro "Fn-2+Fn-1=Fn" ovvero la sequenza di Fibonacci, è da intendersi come "tutto fa parte di un grande schema, schema che non conosceremo mai, possiamo solo impegnarci e provare a cercare le sue manifestazioni nella natura delle cose e distenderci ed aspettare che il tutto si svolga".
Hai intenzione di allargare la dimensione A TREE, attraverso una line-up sempre più particolare (che so, dei turnisti) o rimane un mondo solo per te, dove puoi fare e dire tutto quello che vuoi, nel genere che ami di più (o almeno, così l’ho inteso io)?
Non credo nessuno possa entrare nella composizione delle songs o del concept di A Tree. Rimarrà totalmente in mano mia, non ci son dubbi.
Hai già qualche idea per il futuro, a livello di inediti, cover, o altri progetti?
SI, guarda, sono in fase compositiva per nuovi pezzi, come detto poco sopra, la direzione delle nuove songs è più improntata ad un approccio rock e meno metal. Spero di ricevere qualche buona proposta da parte di labels per far in modo che il primo vero lavoro di A Tree abbia una buona distribuzione.
Domanda extra-A Tree se mi permetti, perdonami, ma visto che ci siamo: con Nefertum come vanno le cose? Sapevo di un seguito a breve di Revered Lames …
Si guarda con Nefertum diciamo che il tutto procede.. un pò lentamente a dir del vero.. lentezza dovuta soprattutto alla difficoltà tecnica nella stesura e nell'arrangiamento dei nuovi brani, vista la distanza che c'è tra noi membri essendo dislocati tra Milano, Firenze, Pisa e Potenza. Comunque come detto, stiamo preparando un nuovo promo che posso anticipare, avrà sonorità un pò differenti da Revered Lames, più estreme e furiose! ma sempre estremamente coinvolgenti e dal contenuto lirico molto profondo come già lo è stato per i testi di Revered Lames. Inoltre abbiamo avuto più di una valida proposta di contratto ma stiamo ancora pianificando bene il futuro.
A te le conclusioni, grazie per tutto!
Grazie mille a te per l'intervista. Se possibile lascio qui il myspace, chiunque voglia venirsi a fare un giro per elogi o insulti o solamente per ascoltare buona musica, è invitato.
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