STONEGRIFF: Prologus Magicus
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29/08/2013Lo state ascoltando per bene '13'? No perché il discorso vale anche all'inverso: se amate i Black Sabbath non avrete che soddisfazioni da band come gli Stonegriff, allo stesso tempo se amate il suono di questo album non potete dire che ora Iommi e compagni sono bolliti e via dicendo. Insomma, un estate a tutto doom questa, grazie alla Metal On Metal Records che ci rende partecipi di un buonissimo debutto. Direttamente dalla uggiosa Svezia, i Nostri suonano il classico doom metal. Una pacca sulle spalle va fatta solo per aver chiamato il primo demo 'Epicus Democus' (riferendosi al primo disco dei Candlemass, ma se siete arrivati a leggere fin qui, l'avevate già capito). Poi se l'album -che vede anche pezzi portati a nuovo- è un lavoro squisito, allora l'acquisto è da fare. Come poter esprimere la grande e vibrante atmosfera trasmessa da 'Prologus Magicus'? Uno stormo di demoni e streghe che infestano la città di Skåne, in Svezia. Ne escono fuori dei brani che, seppur non rivoluzionari, fanno piacere perché danno l'idea che si stia lavorando molto bene sull'aspetto dell'amalgama, tanto che non ci sono brani brutti. La pecca che possiamo rinvenire è che non sempre c'è fluidità, e quei pochi momenti sembrano ingolfati (ma sono già relegati ai brani più datati) o troppo derivativi ("Black Snow"). Gran parte del merito va al cantato spiritato, che non prescinde dall'amore verso i Candlemass, ma a tratti è talmente potente che richiama certi polmoni d'acciaio del circuito del metal classico. Il brano che ci ha impressionato maggiormente è senz'altro "Impossible", in cui sembra di rivivere gli anni d'oro e di essere in corteo in un funerale elettrico (a buon intenditore...), mentre tutto attorno a noi inizia a girare in una spirale malata e orrorifica. Altro punto saliente è la opener, che si pone subito come cavallo di battaglia degli Stonegriff e di tutta una serie di gruppi che come loro fanno del doom una religione.
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