PACT: THE DRAGON LINEAGE OF SATAN
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30/03/2012Possibile che ci troviamo davanti ad un debutto ufficiale? Dove sono finiti quei dischi in cui dalla copertina ingenua alle soluzioni stilistiche era tutto ancora relativo e in attesa di definizione? I debutti di quel tipo, in mezzo alla comprensibile derivatività, lasciavano intravedere quale sarebbe stata la prossima mossa della band, oppure quali elementi sarebbero presto stati accantonati. Era una continua scommessa sulla next big thing della tua musica preferita, ti sentivi un navigato talent scout, mentre in realtà eri un ragazzino brufoloso che ancora puzzava di latte. Oggi invece si arriva sempre più spesso al debutto sorretti dalla casa discografica, ma il risultato non è dei migliori. I Pact della Pennsylvania suonano un black metal ortodosso e ancorato fortemente alla scena scandinava della metà degli anni Novanta, con tanta veemenza e tracotanza propria di ogni esordio che si rispetti, velatamente influenzati dagli oscuri signori francesi del black metal. Dietro a velocissimi riff (spesso purtroppo ripetitivi) si sente la minima voglia di decomporre la materia e riassemblarla in modo dissonante, come fanno Deathspell Omega e Blut Aus Nord (la melodia di "Ascension From The Fall" ne è una pallida imitazione). La voce monocorde si assesta su un timbro acido e abbastanza intellegibile (in pieno stile Abbath), in alcuni punti leggermente filtrata e in altri molto più riusciti in growl. Interminabile e violento all'eccesso, porta subito alla noia, benchè durante i primi ascolti si riesca a creare una certa atmosfera di familiare misantropia. Se fosse stato un demo, o un Ep avrebbe avuto un trattamento diverso. Ma con la concorrenza spietata che c'è in giro questo album verrà presto dimenticato.
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