NOTHING: Tired Of Tomorrow
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09/05/2016I Nothing hanno pian piano cambiato i punti di riferimento. Dopo la partenza soffusa di 'Downward Years to Come', si era già notato come le loro trame si fossero solidificate nel bellissimo 'Guilty of Everything', ma nulla faceva presagire che - dalle classiche nuvolette shoegaze in cui si venerava il totem degli Slowdive - fossimo vicini a tale infatuazione per il grunge. Il mood tristanzuolo, di lasciva negatività e assoluta mancanza di interesse per il futuro è palese già dal titolo. 'Tired of Tomorrow' è ad uso e consumo dei pessimisti, degli inguaribili amanti del cielo grigio, di quelli che se ne fregano se gli altri li definiscono lagnosi. La voce di Palermo non è mai stata così decisa, la struttura dei pezzi è molto più regolare, senza i crescendo dei dischi precedenti, ma con una stabilità inquieta derivante appunto dal grande ascendente degli Smashing Pumpkins (Billy Corgan ci starebbe benissimo qui dentro), dei Radiohead di 'Pablo Honey' e 'The Bends' e dei primi due album dei Weezer, il tutto frullato in un contesto sempre altamente emozionale, dai tenui colori cerulei, che ritorna sempre al iniziale culto per Jesus and Mary Chain e i già citati Slowdive e il loro esordio 'Just For A Day'. È una strana droga che tiene avvolti in un abbraccio disagiato e intorpidito, evitando di lasciare l'ascolto se non con musica similmente lacrimosa. I duri di cuore che non sanno verso quale profondo sconforto andranno incontro. Attenzione al potenziale commerciale che questi ragazzi potrebbero avere di qui a poco tempo.
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