HYBRID CIRCLE: A Matter Of Faith
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28/07/2014No, questi non sono gli Hybrid Circle. O almeno, non quelli che conoscevamo. Se riascoltiamo 'Before History', si sente che la differenza rispetto al nuovo 'A Matter Of Faith' è abissale. Dalla Buil2Kill alla autoproduzione e al free download: questi sono solo i cambiamenti esteriori. Chissà se ono stati questi a influire sulla nuova concezione di musica dei ragazzi di Lanciano, o viceversa.. Sappiamo solo che dal Fascination Street Studio è uscita un'altra band e con questa bisogna fare i conti. Partendo dal presupposto che la produzione è fantastica nel mettere alla luce tutti i dettagli, gli HC dimostrano di voler cambiare, aprire il proprio ventaglio di influenze, modernizzarsi, e perché no, rendersi più accessibili. Abbandonate le influenze dei Fear Factory, ora i Nostri suonano una formula che riconduce a Meshuggah e Soilwork più melodici, ma anche i Deftones sembrano essere stati importanti nella genesi del disco (non a caso coverizzati con "Headup", con una interpretazione che anche Chino Moreno gradirebbe). I primi per i riff ultra compressi, gli altri per un modo particolare di intendere gli sprazzi melodici. Alla fine, verranno in mente senza troppi sforzi i Periphery. Grossi passi in avanti sono stati fatti nel cantato, soprattutto nella voce pulita, quindi il cambio di cantante ha funzionato. L'elettronica e le tastiere di matrice futuristica imperversano, tutte le canzoni sono dei viaggi fantascientifici e diverse hanno spunti davvero notevoli, citiamo "My Twins", "The Parallax" o il ritornello di "Digi-Christ". Si osa molto di più nelle tre parti di "Trial Of Trust", e pensiamo che debba essere questa la prossima sfida degli Hybrid Circle, andare in quella direzione. Siamo nel calderone molto affollato del metal moderno, quindi il consiglio per la band è di continuare a fare a spallate per non rimanere nell'ombra.
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