GATES OF HELL: Critical Obsession
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04/05/2013Buone nuove dal Portogallo. Più incazzate che buone a dire il vero. Di nuovo non c'è praticamente nulla, manco il logo è personale. I Gates Of Hell arrivano all'esordio e lo fanno prendendo un treno carico di death/thrash lanciato a tutta velocità verso i cancelli dell'inferno. Solo che poi c'è un po' di indecisione: che facciamo, all'inferno? Abbiamo spaccato tutto, ora che si fa? Questa un po' è la situazione della band portoghese, che attinge pienamente dal suono svedese del death più moderno (non melodico, intendiamoci) e lo mischia a certo groove americano. Brani che risaltano su altri non ce ne sono, l'omogeneità fa sì che questi siano incursioni violente, pugnalate veloci. Non sempre lasciano sanguinanti, visto che sono cose già sentite diverse volte. Le vocals sono scippate ai Soilwork, è vero, ma l'ospite in "Abusive Resolution" è il cantante degli Hatesphere. Rispetto alle compagini citate, i Gates Of Hell si pongono come semplici continuatori di un filone, rispetto al resto dei colleghi però dimostrano una solidità che non ci aspettavamo, soprattutto tenendo conto che è la prima release. Le caratteristiche non variano, i brani hanno la loro ricetta, non sappiamo vincente fino a che punto, sarà il tempo a dire quanto potrà girare nel lettore 'Critical Obsession', anche perchè il nuovo Soilwork è uscito da poco e la concorrenza non tarda a sfornare cd su cd. Assolutamente non da buttare, ma l'originalità non sta nemmeno lontanamente vicino ai Gates Of Hell.
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