FINNR'S CANE: A Portrait Painted by the Sun
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25/11/2013La Prophecy Productions sta regalandoci un autunno davvero suggestivo: Falckenbach, The Vision Bleak e ora i Finnr's Cane, trio canadese al secondo album e pronto a tenerci incollati a fissare il vuoto. Non crediamo che molti di noi possano permettersi un ascolto con tutti i crismi, e cioè all'alba, in una foresta dell'Ontario, in cui il Sole lieve si infila tra i rami. Quindi spegniamo le luci e immergiamoci nel mondo ancestrale della copertina del disco che, -non a caso- si chiama 'A Portrait Painted By The Sun'. Un'esperienza che tramite la musica evoca visioni e tiene molto all'aspetto naturalistico della vicenda (basti scorgere i titoli). La forza dei Nostri sta nell'essere riusciti a fondere il black metal, il post rock e il doom, non con personalità, è vero, ma con una sapienza nel rendere l'uno non scindibile dall'altro. Non si utilizza necessariamente lo scream, tanto che quando i cori in voce pulita o anche quando a parlare sono solo gli strumenti (la conclusiva "Tao"), sembra che sia tutto compreso in un grandioso disegno. I riferimenti sono forti e chiari, dai Gris ai Drudkh, passando per Burzum di 'Fallen', ma alla fine prevalgono le emozioni e i contrasti folk contro black metal, acustico contro distorsione non fanno che accentuare il senso di continuità che pervade l'album. Proprio come un ruscello che scorre in lontananza.
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