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MOTÖRHEAD: Ace Of Spades (40th Anniversary Box Set)

Aos

Sono stati incisi tanti grandi dischi, innumerevoli top album, lavori che indiscutibilmente hanno fatto la storia e/o influenzato le generazioni successive che hanno ricevuto entusiastiche, ma quanto classiche recensioni. Considerato che si tratta dei "biggest records", (biggest perchè "grande" in tutti i sensi), abbiamo pensato bene di dare loro la giusta visibilità e la dovuta dimensione con speciali che provano a scavare in fondo fin dentro le viscere dei contenuti degli album.

Casualità o sincronicità? Il caso esiste o non esiste? Ciò che ci sembra casuale scaturisce da fonti più profonde. Si possono avverare simultaneamente due avvenimenti vincolati in maniera casuale? La sincronicità può guidare una vita? Tutto dipende da quanto è “ricettivo” il nostro atteggiamento alla vita. Se ci lasciassimo andare alle circostanze e mantenessimo un’apertura all’ambiente circostante, con il nostro intuito ed il nostro io interiore, potremmo vivere la nostra vita pensando di far parte di un grande disegno. E’ questo l’atteggiamento di Ian Fraser Kilmister detto Lemmy. Lui è “il caso” in persona. Lui ed il suo basso, si sono allineati con tutto l’universo dell’heavy metal, creando con questo album ‘Aces Of Spade’ un punto di congiunzione, tra sonorità hard rock, punk e al tempo stesso, punto di origine per thrash metal e speed metal. Lemmy è un traghettatore, un’anima rurale blues/rock che ingenuamente, e spontaneamente, accompagna futuri colleghi musicisti (NWBHM, Judas Priest, Iron Maiden, Saxon, Metallica, Megadeth, etc.) a spaziare e sperimentare il metal nelle sue sfumature. Il resto della storia la conoscete. Lemmy non è un chitarrista ritmico, anche se nasce come chitarrista. Non è un vero bassista. E’ un contadino in musica, spontaneo, naturale, casuale, ingenuo e bizzarro. Vive per strada, come roadie e come musicista. Milita in diversi gruppi prima di brillare (Motown Sect, Rocking Vicars, Sam Gopal, Opal Butterfly, Hawkind). Ed è proprio con questi ultimi che, nell’agosto del 1971 inizia – per caso – a suonare un Rickenbacker bass lasciato nel furgone della band. E’ chiamato a rimpiazzare il bassista Dave Anderson in un concerto all’aperto degli Hawkind. Viene scelto per le sue doti di compagno di anfetamine. Che dire? Abbastanza ricettivo? Proprio per gli Hawkind, gruppo space-rock (hard rock/acid rock) scrive una canzone intitolata ‘Motörhead’ – chiamatela intuizione – ma nulla capita per caso. Il gruppo si trovava in un albergo sulla Sunset Boulevard (e scusatemi, ma fanculo al destino). Lemmy viene cacciato dalla band. E con lui se ne andarono le palle del gruppo, così afferma lui. Ian è determinato, ha sete, fame e voglia di suonare (una predisposizione che manterrà per il resto della sua vita, in compagnia di chiunque). In poco tempo mette in piedi La Band Motörhead, inizialmente identificata con l’appellativo ‘Bastard’; in effetti non è carino presentarsi al programma televisivo Top Of The Pops con il nome bastardi, meglio ritornare sulla sincronicità, all’ultima canzone scritta ‘Motörhead’, al suo sinonimo Speedfreak - colui che fa uso di anfetamine - insomma tutto ritorna al proprio posto. Ispirato dai MC5, dal rock ‘n roll di Little Richard e dallo space-rock degli Hawkind, Lemmy crea una blues band che suona ad una velocità supersonica. Il numero dei componenti è una scelta di libertà (chitarra, basso e batteria), nessun doppio strumento. In quel modo avrebbe potuto suonare come gli riusciva – la sua semplicità e onestà - Due chitarre implicano disciplina. Per Lemmy la band era come una famiglia. E il suo approccio alla musica e, più in generale, alla vita sono stati il suo punto di forza. Vita intesa come un viaggio, in cui è inutile prendersela, abbattersi o avere traguardi prefissati da raggiungere, ma viverla come viene e soprattutto facendo ciò che piace. Una gran bella persona, da scoprire se avete voglia, di intrufolarvi nelle pagine della sua autobiografia. Spontaneità che ripropone nel suo modo di suonare: suona il basso come se fosse una chitarra, usa il plettro, utilizza il powercord, il pick-up sul ponte e collega il suo strumento ad amplificatori per chitarra. Il risultato è un suono aggressivo, come il suo aspetto, un vero frontman sul palco, faccia perfetta, microfono alto, altissimo e la sua stazza si impadronisce di tutta la scena. Ma ora chiudete gli occhi ed immergetevi in questa riedizione di un rumoroso e velocissimo rock ‘n roll.

Inizio infuocato per ‘Ace Of Spades’. E’ come aver appena cliccato sul tasto “avanti veloce”; ritmo serrato che macina tutto l’asfalto che trova, ed un ritornello vocale che ha l’effetto di un eco. Poi arriva il break rock con la sola voce di Lemmy e riprende la melodia in un assolo di Fast Eddie che sembra rappresentare la più grande corsa del mondo. Lasciate il respiro e riprendetelo, che si passa a ‘Love Me Like A Reptile’, sound da capogiro: basso e chitarra come due serpenti in amore. Il gioco continua in ‘Shoot You In The Back dove emerge anche la batteria. ‘Live To Win’ fa trasparire la new wave of british dell’heavy metal: sentore Maiden. ‘We Are The Roadcrew’ è potente; Lemmy è il meraviglioso bassista per caso, dalla voce roca, grezza, sporca. Perfetta simbiosi. Ed è proprio dalla sua voce imperfetta che trapela la sua rabbia, in ‘Bite The Bullet’, “ti lascio, ti ho detto addio, ho lasciato un biglietto, ma non ricordo solo quello che ho scritto”. Sembra quasi inciampare nella melodia. Anche filosofo Lemmy in ‘The Case Is Better Than The Bet’ quando racconta che avere una relazione è fatale alla relazione stessa: la caccia è meglio della cattura, è lui sembra tremendamente senza voce. Il dialogo che ha con la chitarra è qualcosa di straziante. L’album termina con ‘The Hammer e riprende il cardiopalma iniziale. Ed ora, se non volete far arrabbiare Lemmy, ascoltate la seconda fase di questo gruppo. I Motörhead non hanno smesso di suonare buona musica con questo album, anzi hanno continuato a creare qualcosa di “non omologato” sino alla fine della loro carriera. “La maggior parte della gente sembra essere stata colpita da un’improvvisa sordità, per quanto riguarda la nostra musica, attorno al 1980 – La famigerata frase che mi perseguita: Ehi amico, che figata ‘Ace Of Spades’. A volte mi incazzo davvero. Non sarebbe male invece sentire qualcuno dire: hai un disco nuovo in uscita? Mi piacerebbe ascoltarlo. Sarebbe molto meglio!” (cit. Ian Fraser Kilmister). “La gente non migliora dopo la morte: gli stronzi restano stronzi, solo che sono stronzi morti”. (cit. Lemmy).

P 1980-2020 BMG

Tracklist
Side One
01. Ace Of Spades
02. Love Me Like A Reptile
03. Shoot You In The Back
04. Live To Win
05. Fast And Loose
06. (We Are) The Road Crew 
Side Two
07. Fire Fire
08. Jailbait
09. Dance
10. Bite The Bullet
11. The Chase Is Better Than The Catch
12. The Hammer

A Fistful Of Instrumentals
Side One
01. Ace Of Spades (demo)
02. Hump On Your Back (demo)
03. Shoot You In The Back (demo)
04. Fast And Loose (demo)
Side Two
05. Dirty Love (demo)
06. Love Me Like A Reptile (demo)
07. Dance (demo)

Riders Wearing Black - Live At Whitla Hall, Belfast – 23rd Dec 1981
Side One
01. Ace Of Spades
02. Stay Clean
03. Over The Top
04. The Hammer
05. Shoot You In The Back
06. Metropolis
Side Two
07. (We Are) The Road Crew
08. No Class
09. Bite The Bullet
10. The Chase Is Better Than The Catch
Side Three
11. Jailbait
12. Leaving Here
13. Capricorn
14. Too Late, Too Late
Side Four
15. Overkill
16. Bomber
17. Motörhead

Dead Man’s Hand - Live At Parc Expo, Orleans – 5th March 1981
Side One
01. Ace Of Spades
02. Stay Clean
03. Over The Top
04. Metropolis
05. Shoot You In The Back
Side Two
06. The Hammer
07. Jailbait
08. Leaving Here
09. Fire Fire
10. Love Me Like A Reptile
Side Three
11. Capricorn
12. Too Late, Too Late
13. (We Are) The Road Crew
14. No Class
Side Four
15. Bite The Bullet
16. The Chase Is Better Than The Catch
17. Overkill
18. Bomber

The Good, The Broke & The Ugly
Side One
01. Ace Of Spades (Alternative Version)
02. Dirty Love
03. Love Me Like A Reptile (Alternative Long Version)
04. Shoot You In The Back (Alternative Version)
Side Two
05. Hump On Your Back
06. Fast And Loose (Alternative Version)
07. (We Are) The Road Crew (Alternative Version)
08. Fire Fire (Alternative Version)
09. Jailbait (Alternative Version)
Side Three
10. Waltz Of The Vampire
11. The Hammer (Alternative Version)
12. Dirty Love (Alternative Long Version)
13. Bastard
14. Godzilla Akimbo
Side Four
15. Love Me Like A Reptile (Alternative Version)
16. Dirty Love (Alternative Version)
17. Please Don’t Touch (Performed by Headgirl)
18. Bomber (Performed by Girlschool)
19. Emergency

Ace On Your Screens DVD
Part 1 : Motörhead on TV 1980-1981
Part 2 : BBC In The City; Live In Belfast ‘81
Part 3 : 5.1 audio mix of Ace Of Spades

Line-up:
Voce – Ian Fraser Kilmister (Lemmy)
Basso – Ian Fraser Kilmister (Lemmy)
Batteria – Phil Taylor (Phil Dangerous Taylor- Philty Anymal)
Chitarra – Eddie Clarke (Fast Eddie)
Produttore – Vic Maile
 
Contenuto del Boxset:
- l'album ‘Ace Of Spades’, riversato a metà velocità dai nastri originali
- il doppio live album inedito tratto dal tour ‘Ace Up Your Sleeve’
- ‘A Fistful Of Instrumentals’: un inedito EP 10" contenente tracce strumentali del 1980
- ‘The Good, The Broke & The Ugly’: un doppio album con B-side, demo e brani inediti
- Ace On Your Screens: una compilation in formato DVD di alcune rare apparizioni in TV risalenti agli anni 80-81, un concerto del 1981 e un mix in formato 5.1 di tutto l'album
- The Ace Of Spades story. Un libro di 40 pagine con la storia del disco ripercorsa tramite interviste dell'epoca e documenti inediti
- Il tour book Ace Up Your Sleeve
- Il fumetto Motörhead Rock Commando
- 5 dadi da poker (utilizzabili nella custodia del boxset come plancia apposita)
una riproduzione fedele del 7" versione olandese con ‘Ace Of Spades’ strumentale sul Side B.

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