RAW: Playground
data
05/11/2013Ve lo ricordate il parco giochi della copertina di 'Korn' del 1994? Ecco, i Raw ci sono tornati con i bulldozer, l'hanno raso al suolo e ci hanno costruito il loro primo album. Una autonoma incredibile, tanto che sono necessari innumerevoli ascolti per cercare di capire l'inafferrabile sound dei ragazzi romani. Crossover dal sapore di stoner oppure stoner girato e rivoltato come un calzino e catapultato negli anni Novanta? Mentre questa domanda ci attanaglia la mente, pensiamo che 'Playground' sia stato fonte di grande impegno, a prescindere dalla forma estremamente malleabile assunta dai brani. Se Snot, System Of A Down e Dead Kennedys iniziassero a suonare senza tanti accorgimenti tecnici in un turbinio di polvere, probabilmente il sound sarebbe molto simile a questo. Gli intrecci di voci melodiche ci ricordano proprio quelle di Tankian e Malakian ("A Rust Ballad", dal titolo perfettamente azzeccato, oppure "Juno Beach"), ma ammettiamo di preferire i momenti in cui prevale la follia, come le terrose "Rats" e "Dig More". Da migliorare in alcuni punti l'inglese e la coesione tra i vari umori messi in campo: "Match" è divisa troppo nettamente e in modo poco naturale.
Commenti