PRINCESS: Selling Sulfur
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29/01/2014Ammazza quant'è brutta la principessa in copertina, sembra Fiona di Shrek! E proprio in questo sta la forza dei Princess: sono sgradevoli e al contempo stilosi. Non è un caso che uno dei gruppi cui più si ispirano siano i The Jesus Lizard. Ma andiamo per ordine. La band di Seattle arriva al terzo EP in tre anni, stavolta è rosa trasparente, e il pugno in un occhio non è solo visivo, bensì fisico, reale. 'Selling Sulfur' è una botta acida che ti stende all'istante, mettendo in apertura il pezzo migliore del lotto, quella "The Desert Deep" che unisce le visioni lisergiche di "All Tomorrow Parties" dei Velvet Underground alle grezzissime schegge dei primi Melvins. C'è molta psichedelia, soprattutto nel modo di fare, fumare e sballarsi della chitarra, che non ti aspetteresti dopo un incedere geometrico e preciso ("In This House"). Disfacimento, godereccio e pericoloso, coronato da canti a cappella nel brano finale, i quali rendono ancora più stranianti le urla di Andrew, che appena lo senti te lo immagini già a saltarti in testa, facendo stage diving nel locali. Punk nell'animo, ma anche nello sferragliare felici e contenti, comunque vada e nonostante forse il fine sia sia quello di portare il post hardcore negli anni Sessanta. Dopo tutte queste prove dal minutaggio contenuto, siamo curiosi di sentire un full length.
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