CLAIMED FOR DAMAGE: Black Ghost
data
13/07/2013Guidare con cambio automatico: quando tutto sembra andare bene e invece c'è qualcosa che non convince, l'avresti tirata di più in quel punto lì, un po' meno in quell'altro e poi c'è il piede sinistro che non sa che fare. Pensate che sensazione sgradevole, un disco non solo col cambio, ma anche col pilota automatico, non sai che fare, è tutto così perfettino, pulito e controllato. "E lasciati andare un poco, figlio mio", dove il figlio di turno è 'Black Ghost' e purtroppo non è una automobile che va per conto suo, ma un album. Importante per un gruppo avere un ritmo, qui però si esagera e praticamente dappertutto sono banditi gli sbalzi d'umore. I Claimed For Damage danno l'impressione di essere talmento poco ribelli... I brani partono in un modo, finiscono nello stesso, in un thrash con veramente poca aggressività e tanto ritmo omologato, pare una drum machine imballata il batterista. Un up tempo quasi perenne, senza che si possa pensare ad un minimo di inventiva: i rari stacchi o il brano più lento non fa registrare variazioni se non nella velocità. È deprimente che un drummer non riesca a dare forza ai propri brani. Non è del tutto colpa della produzione, che contribuisce a rendere il thrash nè carne nè pesce degli svedesi ancora più grigio e piatto. Le vocals sono monotone e afone, sempre sullo stesso paio di note: due nella strofa, tre nel bridge, una nel ritornello, due di media. Non c'è che dire. Sembra di assistere alla ricerca di un sound che trasporti le mattonate di scuola Hatebreed in territori più melodici (Metallica del Black Album) o altrnativamente in punti neri come il death più cadenzato (Asphyx, per alcune parti chiuse e tendenti al doom/death). Con un growl decente sarebbe stato diverso, ma così sembra tutto fuori posto. Le idee finiscono subito, si va a tentare una ballata alla fine dell'album, con il risultato, per i Claimed For Damage, di sembrare ancora più indecisi di quanto non siano. I nodi vengono al pettine immediatamente, non basta qualche assolone di vecchia scuola, si paga l'inesperienza, perchè un album intero in queste condizioni è troppo, un mini poteva anche far piacere.
Commenti