AXECUTER: Metal Is Invincible
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08/04/2013Lasciate anche a noi uno spazio per qualche slogan, il libretto di 'Metal Is Invincible' già dal titolo ci mette quasi tenerezza, non potete immaginare l'interno come è pregno di spirito borchiato proveniente da trent'anni addietro. Ma in fondo è giusto dire che gli Axecutor sono fuori tempo massimo? No, non ce la sentiamo, sarebbe come dare del farlocco a tutto un fenomeno che vede, oggiAggiungi un appuntamento per oggi come allora, miriadi di gruppetti che infoltiscono una scena forse troppo affollata, ma in alcuni casi lodevole. Insomma, "nessuno può sconfiggere il metal", "non ascoltate questo cd se non siete devoti al vero metal, anzi dimenticateci", "fieri di essere la minoranza" e cose del genere. Che non vanno certo a favore del combo brasiliano se ci atteniamo alla concezione del metal come un continuo sviluppo verticale. Bisogna dare atto a tutta quella combriccola di persone simpaticissime e appassionate (chiamateli fan o metal maniac, se volete), i quali senza alcuna pretesa (lo si sottolinei, ogni mira di notorietà o di guadagno è presto distrutta, letteralmente) decidono di fare come i grandi del passato, che tutt'oggiAggiungi un appuntamento per oggi conservano un'aura mistica. Dite -ad esempio- agli Axecutor che Cronos dei Venom è venuto a un loro concerto: li sentiamo fare bagordi e strepitare con un oceano a separarci. Non a caso abbiamo citato la storica band inglese, perchè c'è appunto un brano i cui protagonisti della strofa sono proprio i Venom che nel lontano 1981... Insomma, dobbiamo proprio dirvi tutto? Dovreste conoscere a menadito dischi come 'Welcome To Hell' e 'Black Metal', altrimenti non potreste capire la forze nostalgica che hanno i brano di 'Metal Is Invincible'. Il singer assimila la lezione di Tom Angelripper (Sodom) e appunto Cronos, senza togliere che nei brani più classici abbiamo lo spirito arrembante dei Running Wild (annata 1984). Non abbiamo punti originali, pensiamo che si sia capito, ma non abbiamo nemmeno pezzi brutti, solo "The Fires Of Krakatoa" è un po' prolissa e tende a ripetersi senza efficacia. La copertina è emblematica, suscita coinvolgimento il braccio di ferro tra il rude componente degli Axecutor e un tizio imbellettato. A parte il fatto che ognuno si sarà schierato con il primo, sempre per il discorso della tenerezza e dell'empatia a che si crea con alcuni gruppi, sorgono spontanee le domande: potrà mai vincere davvero la fazione del metal? Ecco, la band brasiliana non si pone questioni, conta battersi, ed è quello che auguriamo continui a fare.
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